il sito di Wikileaks da due giorni è intasato. sono riuscita ad entrarci solo a notte inoltrata. Ho dato un'occhiata generica. sono più di 90 mila documenti segretissimi che quei gran fighi di wikileaks hanno messo in rete, causando un attacco al cuore collettivo dell'amministrazione americana.
quel che sembra emergere tra le altre cose è che gino strada non vaneggiava quando sosteneva che gli americani li avrebbero da sempre boicottati attivamente. e questa notizia stamane sta uscendo anche sulla stampa italiana. con calma, si capisce. il materiale è davvero tantissimo.
wikileaks. non me ne è mai fregato un granché. Ora mi rendo conto che è una delle poche cose al mondo che da la totale libertà a chi li legge di farsi una opinione. certo, diventa difficilissimo se ti devi leggere 90 mila documenti con milliardi di pagine di testi che poi devi mettere in un contesto logico. penso che siamo talmente abituati a ricevere le notizie già predigerite e quindi, anche nella volontà di un editore di giornale più limpido e onesto, manipolate.
la guerra vista su wikileaks non ha nulla a che fare con la guerra che ci fan vedere o leggere fino ad oggi. quel che emerge, a mio parere, è la prova inconfutabile che è un fallimento totale, che i soldati o guerrieri o terrosristi non sono tanto diversi tra loro - combattono tutti per qualcosa in cui credono fermamente e per cui (i soldati un po' di meno) sono disposti a morire. Da tutte le parti i morti diventano martiri e nel combattimento si perde ogni residio di umanità.
sbattere questa semplice verità in faccia ad un mondo occidentale rappresenta un antidoto contro l'indifferenza e l'ignoranza fortissimo.
credo che col tempo da quelle pagine usciranno episodi che faranno infuriare ma anche riflettere. e se obama col tempo magari avesse smarrito la retta via, cioè di uscire dalle varie guerre che bush ha iniziato, questa pubblicazione magari gli farà ricordare perchè è stato votato da tantissimi americani e perchè era considerato il nuovo messia in europa.
e ora il piccolo tony. quello della BP. sembrerebbe che si siano messi finalmente d'accordo: se ne va in ottobre e con i suoi millioni di "buona" uscita. il messaggio è che se fai l'amministratore delegato non importa che tu sia bravo, cioè, sì, è meglio se sei anche bravo, ma noi (azionisti) i millioni te li diamo anche se hai fatto danni o se semplicemente non sei stato capace di gestire una situazione di emergenza o se, come credo sia il caso del piccolo tony, tu sia solo un imbecille che parla spesso e volentieri a vanvera. ecco. pausa di nausea. mi si offusca persino la vista dalla rabbia. immagino di essere in una stanza chiusa e insonorizzata col piccoletto e un po' mi sento meglio.
LOVEPARADE. ne scrivo più per una questione personale di claustrophobia ed agorafobia. MAI, ma proprio mai parteciperei ad una manifestazione del genere! Ai pochissimi concerti dal vivo che ho partecipato ero praticamente drogata (liveaid del '85 - ma ne è valsa la pena, anche solo per la perfomance dei QUEEN - allora adoravo Freddy Mercury!). Ma come si fa ad andare volontariamente in mezzo ad un branco di ubriachi e drogati che ballando come in trance anche quando accanto a loro muore della gente. a quanto pare la città e l'organizzatore dell'evento se ne sono fregati totalmente della sicurezza per il solito motivo: il maggior profitto. e spero che vada in galera chi si è reso colpevole di negligenza. ma quello che mi ha impressionato ancora di più era lo stato psico-fisico dei primi testimoni oculari e il loro livello intelettivo che non sarebbe cambiato neanche una volta tornati sobri.
lì, mentre ascoltavo queste persone, ho pensato che non saranno le guerre, la fame, la povertà ad uccidere l'uomo, ma la sua caduta in una totale e (cattatonica) ignoranza.
e ho provato un brivido di paura vera.
love, mod
27.7.10
25.7.10
coming home!
diceva la mamma: "se un uomo torna da un viaggio e non ha un po' di tristezza negli occhi, non ha viaggiato"
credo avesse ragione. mia madre di cazzate ne ha dette veramente pochissime in vita sua.
mi sono alzata alle 4 per andare a prendere mio figlio che è tornato dal suo viaggio, andata e ritorno, dall'inferno. appena arrivato ho visto subito che non stava bene. è stanco morto, ha la febbre ed è pallido. negli occhi ha questa strana luce velata di tristezza ma anche un residio di eccitazione per l'impresa appena conclusa.
quando lo abbraccio, si lascia cadere nelle mie braccia e appoggia la testa sulla mia spalla - "Ciao mamma", è tutto quello che dice. in macchina non dorme. non parla. guarda fuori dal finestrino - il sole si sta alzando - è una palla di fuoco. metto la musica e lui mette la mano sulla mia gamba e dopo un po' appoggia la testa sulla mia spalla. si addormenta. attraverso la maglietta sento quanto scotta. mi viene da piangere un po' da mamma - sono cosi sollevata che è tornato e cosi felice che lui scelga di fare queste cose. è magro. troppo. ha questa bellezza struggente che solo un uomo giovane può avere. la bocca ora è una linea morbida e arrendevole, le ciglia lunghe e nere ognitanto tremano e ora noto che sotto il pallore dello sfinimento c'è quella abbronzatura che ti viene solo se passi le giornate intere all'aria aperta.
a casa lo metto a letto. e poi mi metto in contatto via skype con andrea che è rimasto lì sull'isola maledetta. anche lui ha l'aspetto di chi non dorme da tempo, ma questa volta non è in quella fase di frustrata rassegnazione che assale chiunque fa questo mestiere in cui deve salvare gli ultimi degli ultimi, questa volta mi sorride dolcemente. "Tuo figlio è veramente in gamba. parla poco e capisce tanto. gli vogliamo tutti bene qua. vedrai che resta con noi. michel (il capo responsabile) gli ha offerto di venire a lavorare nel reparto logistico quando finisce la scuola."
e io penso "non ancora, è troppo presto." me ne guarderò bene a dirlo ad alta voce. non bisogna mai dire ad un uomo quel che deve e non deve fare. Come non bisogna dirgli che ha sbagliato, che non è all'altezza, o che non ti fidi del suo giudizio. un uomo deve avere la sensazione che tu, donna, lo ritiene capace di camminare sull'acqua e che, all'ocorrenza, sappia dividere il mar rosso. la cosa buona è che ogni tanto nasce qualcuno che sembra saperle fare davvero queste cose.
wellcome back home, son!
love, ma
credo avesse ragione. mia madre di cazzate ne ha dette veramente pochissime in vita sua.
mi sono alzata alle 4 per andare a prendere mio figlio che è tornato dal suo viaggio, andata e ritorno, dall'inferno. appena arrivato ho visto subito che non stava bene. è stanco morto, ha la febbre ed è pallido. negli occhi ha questa strana luce velata di tristezza ma anche un residio di eccitazione per l'impresa appena conclusa.
quando lo abbraccio, si lascia cadere nelle mie braccia e appoggia la testa sulla mia spalla - "Ciao mamma", è tutto quello che dice. in macchina non dorme. non parla. guarda fuori dal finestrino - il sole si sta alzando - è una palla di fuoco. metto la musica e lui mette la mano sulla mia gamba e dopo un po' appoggia la testa sulla mia spalla. si addormenta. attraverso la maglietta sento quanto scotta. mi viene da piangere un po' da mamma - sono cosi sollevata che è tornato e cosi felice che lui scelga di fare queste cose. è magro. troppo. ha questa bellezza struggente che solo un uomo giovane può avere. la bocca ora è una linea morbida e arrendevole, le ciglia lunghe e nere ognitanto tremano e ora noto che sotto il pallore dello sfinimento c'è quella abbronzatura che ti viene solo se passi le giornate intere all'aria aperta.
a casa lo metto a letto. e poi mi metto in contatto via skype con andrea che è rimasto lì sull'isola maledetta. anche lui ha l'aspetto di chi non dorme da tempo, ma questa volta non è in quella fase di frustrata rassegnazione che assale chiunque fa questo mestiere in cui deve salvare gli ultimi degli ultimi, questa volta mi sorride dolcemente. "Tuo figlio è veramente in gamba. parla poco e capisce tanto. gli vogliamo tutti bene qua. vedrai che resta con noi. michel (il capo responsabile) gli ha offerto di venire a lavorare nel reparto logistico quando finisce la scuola."
e io penso "non ancora, è troppo presto." me ne guarderò bene a dirlo ad alta voce. non bisogna mai dire ad un uomo quel che deve e non deve fare. Come non bisogna dirgli che ha sbagliato, che non è all'altezza, o che non ti fidi del suo giudizio. un uomo deve avere la sensazione che tu, donna, lo ritiene capace di camminare sull'acqua e che, all'ocorrenza, sappia dividere il mar rosso. la cosa buona è che ogni tanto nasce qualcuno che sembra saperle fare davvero queste cose.
wellcome back home, son!
love, ma
23.7.10
Iggy and me
ho letto l'articolo di Lucien ieri sera e ho subito tirato fuori la musica di Iggy-my-Love.
Trovo il disco bellissimo. sta andando in loop dalle 4 di sta notte quando non ne potevo più di stare ferma, addormentata e incosciente.
non trovo pace, ma almeno torna il languore non appena sento la voce di Iggy - che poi quando canta in francese me lo fa desiderare fisicamente.... anzi ...sì.
grazie lucien (la teiera volante) - il tuo blog non mi delude proprio mai!
love, mod
22.7.10
BANDAGED
ogni giorno in più che persiste questo caldo
penso
oggi è la giornata più calda. di più non è possibile.
siccome sono sola passo le giornate languidamente.
cioè penso, mi muovo, lavoro, dormo, mi lavo, mangio, bevo, guardo la TV, un film, parlo al telefono o gioco....languidamente.
questo film lo ho guardato sdraiata sul letto senza neanche la forza di alzarmi e andare in bagno (insomma me la son tenuta per tutta la durata del film!) o di prendermi da bere.
è un film cosi strano. la regista e la sceneggiatrice sono amiche. intime. e si capisce.
la regista, maria beatty, è famosa per i suoi film fetish e s/m. a me è sempre piaciuta. certo, devi essere in vena, altrimenti si ridacchia dall'inizio alla fine. ma se si è dell'umore giusto, si entra nel racconto e ti ci fai prendere e allora è un piacere....languido. un film per tutti quelli che amano il clinical-soft-porn con dialoghi non del tutto brutti, anzi...alle volte persino "giusti".
il blog è chiuso alla massa di anonimi. ho mandato l'invito a chi me lo ha chiesto e anche a qualcuno che non lo ha chiesto. siamo rimasti in pochi, una trentina. vediamo se cosi va meglio. ultimamente ho di nuovo voglia di rintanarmi a casa. anche stamane quando sono andata a prendere le brioches nella pasticceria sotto casa, avevo le mani sudate e il cuore che batteva più veloce, perchè ho dovuto aspettare 2 minuti in mezzo alla "massa" (altre 4 o 5 persone, capirai). e ho pensato che 7 anni di vita "fuori" possono anche bastare, no?!
nel 2003 di punto in bianco e senza uno sforzo apparente ho lasciato la mia casa per la prima volta dopo 5 anni (già lo avevo raccontato mi pare) e per un blind date poi (pensate che scema!!!) e ora mi sembra che il meccanismo si sia invertito. ho voglia di non uscire, di non partecipare, di non fare la mossa, di stare lì...languidamente.
love, mod
Etichette:
bandaged,
clinical,
gioco di ruolo,
maria beatty
comunicazione di servizio
mi mancano gli indirizzi mail di angelobuio, marlene, guggenheim e perbacco.
mandatemeli a mod.with.love@gmail.com e vi aggiungo alla lista dei lettori.
love, mod
mandatemeli a mod.with.love@gmail.com e vi aggiungo alla lista dei lettori.
love, mod
20.7.10
cambiamenti
le solite cose della vita.
sono quelle che causano i cambiamenti
che io quasi sempre detesto.
fra qualche giorno chiudo il blog cosi com'è ora.
sarà visibile per chi è invitato
o per chi ne fa richiesta.
lo faccio perché in futuro sarà difficile non scrivere di robe brutte.
insomma questo torto della "brutta lettura" lo voglio fare solo a chi davvero lo desidera (sì, mi rivolgo ai masochisti fra di voi :) ...
cosi però faccio anche un passo verso chi vorrà continuare a leggermi.
altrettanto dovrete fare voi.
dite chi siete (cioè siate anche un fake, ma almeno sempre lo stesso) e io vi sdogano. niente di complicato.
il cerchio si stringe.
in tutti i sensi.
intanto, thanks and love to all, mod
sono quelle che causano i cambiamenti
che io quasi sempre detesto.
fra qualche giorno chiudo il blog cosi com'è ora.
sarà visibile per chi è invitato
o per chi ne fa richiesta.
lo faccio perché in futuro sarà difficile non scrivere di robe brutte.
insomma questo torto della "brutta lettura" lo voglio fare solo a chi davvero lo desidera (sì, mi rivolgo ai masochisti fra di voi :) ...
cosi però faccio anche un passo verso chi vorrà continuare a leggermi.
altrettanto dovrete fare voi.
dite chi siete (cioè siate anche un fake, ma almeno sempre lo stesso) e io vi sdogano. niente di complicato.
il cerchio si stringe.
in tutti i sensi.
intanto, thanks and love to all, mod
18.7.10
l'estate del '92
era calda più che altro, l'estate del '92.
come questa qui che non credevo nemmeno di vivere e che ora non mi fa dormire.
il 18 luglio del '92 era un sabato.
e tu sei nato esattamente alle 9.28 della mattina
dopo una notte che sembrava un incubo.
niente gioie di maternità - niente momento magico per ogni donna.
era dolore. dolore e basta.
ricordo di aver insultato tutti, compreso tuo padre che
come ogni uomo che si rispetta in quel momento si sentiva colpevole e diceva cose idiote.
però nel momento in cui sei nato ho provato una cosa che non ho mai più provato dopo.
tuo padre - per non svenire credo - scattava decine di foto dell'evento. era il suo mestiere e credo che dietro la sua canon si sentisse al sicuro.
da lì in poi siamo sempre stati insieme. sempre. tuo padre tornava ognitanto dai suoi viaggi meravigliosi e pericolosi a vedere come stavamo. poi, una notte non è più tornato e siamo stati ancora più insieme.
oggi compi 18 anni. ti avevo chiesto cosa volevi. una festa in un posto di tua scelta. una macchina. un libro. tu mi hai guardato timido e hai risposto "voglio andare via" - era ovvio, sei mio figlio. lo sapevo già che non saresti rimasto per sempre.
ti sei scelto uno dei posti più poveri e più terribili che ci sono al mondo al momento e l'altro giorno mentre parlavamo mi hai detto: "mama, qui non hanno niente i bambini, alcuni neanche i vestiti. non hanno più le gambe, le braccia ma appena mi vedono ridono. basta fargli le smorfie per farli ridere forte. e io so fare solo quelle. non so cosa dire a loro. non so più niente da quando sono qua."
e allora gli ho detto che poteva tornare quando voleva e lui zitto. dopo un po' dice :" lo so, mama, ma devo prima mettere a posto le cose qua. poi torno a casa."
è idealista. ha 18 anni. ed è mio figlio.
sono felice.
Etichette:
18 anni,
bad mood,
compleanno,
Haiti,
terremoto
16.7.10
o r a!
pic by http://www.aericmg.com/dailypic/category/erotic/
me lo sento. sta arrivando. è l'onda. come quella del destino (che secondo ste non esiste).
è quella cosa che mi succede in estate quando fa tanto caldo. una sensazione nel basso ventre che arriva forte quando meno te lo aspetti e si diliegua tra le cosce per finire nel nulla. cosi ti chiedi sempre cosa cazzo è stato e se magari hai avuto un ictus minuscolo che ti fa avere delle alucinazioni.
è la voglia di prendere qualcuno (in questo caso non me ne faccio nulla di una femmina, perchè ho bisogno di sovrastare e di fare prima paura e poi male - e tutto quanto per davvero e senza alcun moto d'affetto) e di farne ciò che mi viene in mente.
bastano due ore...neanche. io sono veloce a concludere. in tutti i sensi.
ho bisogno di un bagno freddo.
poi delle mie lame.
di quella maglietta vecchissima con la foto di rodolfo valentino nudo e crocefisso.
dell'aceto.
del sale.
dei lacci di cuoio.
merda!
me lo sento. sta arrivando. è l'onda. come quella del destino (che secondo ste non esiste).
è quella cosa che mi succede in estate quando fa tanto caldo. una sensazione nel basso ventre che arriva forte quando meno te lo aspetti e si diliegua tra le cosce per finire nel nulla. cosi ti chiedi sempre cosa cazzo è stato e se magari hai avuto un ictus minuscolo che ti fa avere delle alucinazioni.
è la voglia di prendere qualcuno (in questo caso non me ne faccio nulla di una femmina, perchè ho bisogno di sovrastare e di fare prima paura e poi male - e tutto quanto per davvero e senza alcun moto d'affetto) e di farne ciò che mi viene in mente.
bastano due ore...neanche. io sono veloce a concludere. in tutti i sensi.
ho bisogno di un bagno freddo.
poi delle mie lame.
di quella maglietta vecchissima con la foto di rodolfo valentino nudo e crocefisso.
dell'aceto.
del sale.
dei lacci di cuoio.
merda!
Etichette:
bdsm,
estate,
femdom,
gioco di lama,
gioco di ruolo
13.7.10
per caso...
credo fortemente nel destino.
la mia storia è già scritta.
tutto quanto.
l'unica cosa che posso fare è cavalcare la mia onda (è una di quelle alte e stronze, I swear!).
credo però anche che ogni quel tanto succede una cosa, una canzone, una persona, un passaggio, un lavoro, dei soldi, una sorpresa, un po' di felicità..... per caso.
e io mi prendo tutto quello che arriva...magari con il batticuore...lo ho già detto: in realtà detesto le sorprese e quindi anche "i per caso"....ma poi mi dico....ekkekkazzo...e mi lascio portare dall'onda annomala!
(alzate il volume e immaginate di fare cose sconcie con la persona/cosa di vostro gradimento!)
hmmm...love, mod
11.7.10
la part des choses...
...vuol dire tradotto più o meno "le cose come stanno" ed era un libro di una scrittrice francese, benoite groult, che da ragazzina avevo preso a mia madre - leggendolo non capivo una mazza di questi adulti che si facevano mille pippe con ste relazioni amorose. già allora dentro di me sapevo che io sarei stata monotematica. non avrei potuto mai amare prima uno poi l'altra poi il terzo. ho riletto il libretto stanotte e ho costattato che da giovane ero già in grado di analizzare bene me stessa, perchè è stato esattamente cosi: non sono mai riuscita a dare affetto facilmente a qualcuno - eppure sono di carattere affettuoso. non sono mai riuscita ad abbracciare facilmente le persone - eppure sono una che ama il contatto fisico con un altro essere umano. non sono mai stata capace di dire "ti voglio bene" o peggio ancora "ti amo" a chichessia...- come se dovessi chiedere "mi passi il sale, per favore?", eppure so amare profondamente, senza distrazioni fin quando dura e anche oltre la morte.
credo che questa cosa mi abbia protetta da un sacco di gente cattiva.
credo anche che mi abbia impedito di "divertirmi" e di essere una persona "normale".
essere "mono" nelle relazioni d'amore è però anche un forte antidoto all'usa e getta che oggi sembra divorare tutto e tutti.
o le persone con grande affanno si buttano in una scopata dietro l'altra - e ogni volta giurano che "questa volta è amore vero" oppure perdono totalmente la capacità di comunicare le proprie emozioni. trovano nel "è solo sesso" la ragion di vita e l'affetto lo conservano per i figli o il gatto.
ho capito che è complicato. ho capito che c'è una grande stanchezza. ho capito che non c'è tempo. ma siccome io l'amore perfetto (per me!) lo ho potuto vivere per 13 lunghi, complicati, eccitanti anni anche se con finale tremendo, so che è possibile. e quindi non mi perdo d'animo e resto capace d'amare e di essere amata (l'ultima un po' meno).
con questo caldo si sta fermi, sdraiati da qualche parte con un libro in mano che pesa e girare le pagine è un'impresa. mio figlio passa e mi porta da bere un bicchiere di tè verde - "bevi mama, ti fa bene, devi bere tanto!" mi bacia sulla bocca (da noi si usa cosi) e se ne va al lago, dove c'è una baia che si chiama "delle sirene". l'acqua lì è verde - come i suoi occhi.
credo che questa cosa mi abbia protetta da un sacco di gente cattiva.
credo anche che mi abbia impedito di "divertirmi" e di essere una persona "normale".
essere "mono" nelle relazioni d'amore è però anche un forte antidoto all'usa e getta che oggi sembra divorare tutto e tutti.
o le persone con grande affanno si buttano in una scopata dietro l'altra - e ogni volta giurano che "questa volta è amore vero" oppure perdono totalmente la capacità di comunicare le proprie emozioni. trovano nel "è solo sesso" la ragion di vita e l'affetto lo conservano per i figli o il gatto.
ho capito che è complicato. ho capito che c'è una grande stanchezza. ho capito che non c'è tempo. ma siccome io l'amore perfetto (per me!) lo ho potuto vivere per 13 lunghi, complicati, eccitanti anni anche se con finale tremendo, so che è possibile. e quindi non mi perdo d'animo e resto capace d'amare e di essere amata (l'ultima un po' meno).
con questo caldo si sta fermi, sdraiati da qualche parte con un libro in mano che pesa e girare le pagine è un'impresa. mio figlio passa e mi porta da bere un bicchiere di tè verde - "bevi mama, ti fa bene, devi bere tanto!" mi bacia sulla bocca (da noi si usa cosi) e se ne va al lago, dove c'è una baia che si chiama "delle sirene". l'acqua lì è verde - come i suoi occhi.
9.7.10
male!
pic by: http://www.aericmg.com/dailypic/category/erotic/
cosa rende un uomo tale?
ne ho scritto già (il secondo post ....un secolo fa) e non mi va di pensarci ora....fa troppo caldo...e poi...importante che alla fin fine stia sotto. (ma quanto mi piace sta foto!!! grazie aeric!)
con affetto, mod
cosa rende un uomo tale?
ne ho scritto già (il secondo post ....un secolo fa) e non mi va di pensarci ora....fa troppo caldo...e poi...importante che alla fin fine stia sotto. (ma quanto mi piace sta foto!!! grazie aeric!)
con affetto, mod
8.7.10
scaramantica!
avevo detto
se vince la germania
vinco anche io.
in senso metaforico.
bè, abbiamo perso alla grande.
in tutti i sensi.
è stata una partita in apnea per loro e per me.
era come uno di quei incubi in cui devi scappare da qualcosa di terrificante
ma riesci a muoverti solo a rallentatore.
gli avversari erano ovunque, sempre addosso, sempre a disturbare ogni tentavio di costruire una azione - piccoli, veloci, non cattivi, solo erano dappertutto. come uno sciame di qualcosa che punge.
ogni tanto si guardavano smarriti tra di loro. e io pensavo "conosco bene sta sensazione quando nessuna difesa che metti in campo, nessun piano d'attacco sembra funzionare".
quando hanno preso il goal
e poi quando hanno perso
non si sono disperati
non è da loro.
una volta che hai perso non servono le scenate.
stai fermo lì e aspetti che passa - o che qualcuno ti dia il colpo di grazia.
mi sento una straccio bagnato stamane. si vede che aveva ragione il tizio che ieri m'ha scritto "se t'incazzi ti indebolisci" - vabè...che novità....
love, mod
p.s. intanto gli aquilani hanno preso le manganellate. c'erano anche disabili che protestavano per i tagli di budget che subiscono anche loro. ho visto i vari filmati ora. poliziotti quasi dispiaciuti e quello che ha preso la botta in testa...alla fin fine magari è stato utile prenderle. solo se c'è sangue magari la gente si sveglia dalla anestesia della coscienza.
se vince la germania
vinco anche io.
in senso metaforico.
bè, abbiamo perso alla grande.
in tutti i sensi.
è stata una partita in apnea per loro e per me.
era come uno di quei incubi in cui devi scappare da qualcosa di terrificante
ma riesci a muoverti solo a rallentatore.
gli avversari erano ovunque, sempre addosso, sempre a disturbare ogni tentavio di costruire una azione - piccoli, veloci, non cattivi, solo erano dappertutto. come uno sciame di qualcosa che punge.
ogni tanto si guardavano smarriti tra di loro. e io pensavo "conosco bene sta sensazione quando nessuna difesa che metti in campo, nessun piano d'attacco sembra funzionare".
quando hanno preso il goal
e poi quando hanno perso
non si sono disperati
non è da loro.
una volta che hai perso non servono le scenate.
stai fermo lì e aspetti che passa - o che qualcuno ti dia il colpo di grazia.
mi sento una straccio bagnato stamane. si vede che aveva ragione il tizio che ieri m'ha scritto "se t'incazzi ti indebolisci" - vabè...che novità....
love, mod
p.s. intanto gli aquilani hanno preso le manganellate. c'erano anche disabili che protestavano per i tagli di budget che subiscono anche loro. ho visto i vari filmati ora. poliziotti quasi dispiaciuti e quello che ha preso la botta in testa...alla fin fine magari è stato utile prenderle. solo se c'è sangue magari la gente si sveglia dalla anestesia della coscienza.
Etichette:
gioco,
mondiali 2010,
perdere,
scaramanzia,
scommessa
7.7.10
the wrong Tom!
credo di stare sui coglioni a tutti oggi.
"ma non si potrebbe abbassare sta musica, signorina?!"
no, brutta cazzona, non si può...se si potesse l'avrei già fatto, no? cosa credi che sia cosi per scelta io??!
"come stiamo oggi, cara?"
senti, bella (per modo di dire, eh?!), non sono schizofrenica, ho solo il cancro io, puoi darmi tranquillamente del tu - e poi, sinceramente, non mi va che tu, usando la prima persona plurale, finga di essere "con me". non te ne frega un cazzo. fai solo il tuo lavoro. ecco. continua a fare
quello. e basta!
"ma, cara, non hai mangiato niente, guarda che ti porto via il computer, se non mangi!"
....rumore di bicchiere frantumato... e dopo un po' arriva 'na telefonata di quelle del cazzo:
"dai, non fare la stronza, mangia qualcosa, fallo per me, vuoi?!"
no, che non voglio, tu cosa hai fatto per me?! niente! e allora! (non sono sicura, mi pare di aver sentito un vaffanculo sotto voce - poi un click, e telefonata kapputt)
"ma che bella canzone! chi è che canta?"
avanti un'altro...non è giornata. non è proprio giornata. non lo faccio a posta, ma io questo qui ora lo ammazzo. manco lo avverto. gli salto addosso e poi....e poi....kekkazzo!!!
6.7.10
to whom it may concern!
ho quella tristezza addosso che il caldo mi porta sempre.
quella tristezza che mi fa piangere mentre ballo e canto con nina.
non c'è cura.
alle volte non vorrei avere un cuore grande cosi.
ti viene mangiato un po' alla volta e non puoi farci niente.
5.7.10
come un pugno al cuore
leggo la recensione da Elvezio (cliccare su Elevzio prego).
e già lì resto folgorata fin dentro le budella.
un'ora dopo ho il libro e inizio a leggere.
alle 5 stamane ho finito.
sono sul terrazzo a godermi l'inizio di un altra giornata rovente.
e ora non so cosa fare.
dopo aver letto la sua storia
l'unica cosa per me possibile e incontrarlo questo ragazzo e guardarlo negli occhi
non per capire se è tutto vero - quello lo si capisce dall'emozione che lo prende quando nel libro racconta certe cose! è tutto vero. tutta quella emozione che non ti aspetti in un ragazzo siberiano della mala onesta ma per vedere che sia vero LUI - per vedere che certe persone esistono davvero e non solo nelle favole.
come in tutti i libri belli (pochi) che leggo segno due scene preferite - nel leggerli tre, quattro, cinque volte, non riesco a non piangere - e ridere. o serrare i pugni. è una scrittura come piace a me - con il sangue del cuore!
ora so cosa voglio.
devo trovarlo.
e mi faccio tatuare la nuca da lui.
cosi, mentre lui lavora, non serve parlare (lui ha già detto tutto nel libro - che cazzo di discorso ci farei?!),
ma sicuramente con il colore del tatuaggio mi entrerebbe un po' del suo coraggio, della sua saggezza e della sua capacità d'amare anche sotto la mia pelle.
e già lì resto folgorata fin dentro le budella.
un'ora dopo ho il libro e inizio a leggere.
alle 5 stamane ho finito.
sono sul terrazzo a godermi l'inizio di un altra giornata rovente.
e ora non so cosa fare.
dopo aver letto la sua storia
l'unica cosa per me possibile e incontrarlo questo ragazzo e guardarlo negli occhi
non per capire se è tutto vero - quello lo si capisce dall'emozione che lo prende quando nel libro racconta certe cose! è tutto vero. tutta quella emozione che non ti aspetti in un ragazzo siberiano della mala onesta ma per vedere che sia vero LUI - per vedere che certe persone esistono davvero e non solo nelle favole.
come in tutti i libri belli (pochi) che leggo segno due scene preferite - nel leggerli tre, quattro, cinque volte, non riesco a non piangere - e ridere. o serrare i pugni. è una scrittura come piace a me - con il sangue del cuore!
ora so cosa voglio.
devo trovarlo.
e mi faccio tatuare la nuca da lui.
cosi, mentre lui lavora, non serve parlare (lui ha già detto tutto nel libro - che cazzo di discorso ci farei?!),
ma sicuramente con il colore del tatuaggio mi entrerebbe un po' del suo coraggio, della sua saggezza e della sua capacità d'amare anche sotto la mia pelle.
4.7.10
(b)anal
pic by: http://www.aericmg.com/dailypic/category/erotic/
dall'alto guardo in giù.
il respiro tuo sembra non volersi calmare neanche ora.
mi hai detto "perché sei sparita? cosa ti ho fatto?"
ti ho presa per i tuoi capelli - ora corti, ma non abbastanza da non poterli afferrare -
e ti ho tirata dentro casa.
fa caldo ma a me sembra sentire una brezza fresca quando
ti infilo una mano dentro i tuoi pantaloncini corti.
"non hai le mutande!"
"...no, sai....speravo...."
ti tiro su di peso - mi gira la testa.
e ti metto sopra il tavolo.
tu già ti vuoi mettere in posa...fai per aprire le cosce.
"girati!" - gelo.
la rabbia non so mai da dove mi viene, forse è la sicurezza nei suoi occhi -
la certezza che non l'avrei mandata via e il sorriso trionfale di essere riuscita a manipolarmi.
non glielo ho mai chiesto quella roba del culo.
e lei non ha mai detto di non volerlo fare.
non so perchè oggi mi venuta l'ispirazione.
(non è neanche la mia preferita. quella del culo.
alle donne non piace - anche se tante dicono che ne vanno matte.
ma io so che non è cosi - cercano solo di compiacerti se lo affermano.
quelle che amano il sesso anale veramente son pochissime - tipe strane)
leggo paura. leggo indecisione.
ma lei non dice "no!"
appoggio entrambe le mani sulle piccole natiche.
non avrebbe un bel culo
ma in questa posizione quelli magri lo diventano.
strizzo la carne come se dovessi impastare il pane.
con forza ma non per far male.
not yet.
si vede che si è preparata bene.
è pulitissima. profumata.
e si è completamente depilata.
apprezzo.
guanti.
quando le indosso fanno quel rumore caratteristico
che ogni volta mi fa bagnare le mutande!
questi guanti sono speciali.
di gomma sì.
ma arrivano oltre il gomito.
non i soliti guanti da veterianrio.
sottili come quelli da chirurgia plastica.
i guanti sono una delle mie robe preferite.
la ragazza mugola qualcosa.
cerca di vedere oltre la sua spalla.
"che hai detto?"
accompagno la domanda con una bella manata - mentre sento con le dita il suo dentro.
"nien....te"
"puoi solo dire una parola, lo sai. se non vuoi - dì "no" però poi fuori dai coglioni!"
lei chiude gli occhi e io mordo la sua carne bianca.
questa volta è per far male. fuori. non dentro. non sono un uomo io.
lei inarca la schiena e cerca di alzare il culo più che può.
e io la afferro coi denti. la schiena, i fianchi. ancora. ANCORA!
dopo.
è sudata. trema.
alla fine la ho girata - era lì, esausta, con le gambe penzoloni e mi sono messa lì appoggiata con le mie cosce contro il tavolo, le mani appoggiate accanto al suo corpo e la ho ammirata.
lei mi guarda seria e poi sussurra
"ora è tutto come prima, sì?"
"niente è mai come prima!"
2.7.10
modnight
è di notte che mi vengono le robe più strane.
sono sempre stata quella che dorme di giorno e sta sveglia la notte.
quando ero piccola e ancora integra, mi ricordo che guardavo "I love Lucy" con mia madre - a mezzanotte e oltre. lei non ha mai insistito a farci fare le cose che non volevamo - come "finisci quello che hai nel piatto", oppure "devi mangiare la carne/verdura per crescere forte". non ha mai detto una volta "torna a casa presto", o "studia" oppure "vai a dormire che è tardi". non ha mai detto che la droga uccide e che non si deve fare sesso non protetto e che le persone più grandi vanno rispettate a prescindere. ecco. lei non ha mai veramente fatto la mamma.
ha sempre fatto quella che ti fa vedere come, secondo lei, le cose vanno fatte. e poi eri libero di seguire il suo consiglio oppure di combinare le cazzate più grosse. ma non ha mai detto, dopo che le cazzate erano accadute, "Io te lo avevo detto" oppure "e ora che hai combinato il casino, arrangiati!"
lei aveva alcuni punti fermi però.
1. non parlare prima di aver riflettuto bene. (da sempre)
2. non pensare male di una persona prima che ti ha veramente delusa, ma fidati della tua prima impressione, perchè è il tuo istinto e di solito non sbaglia. (da quando era successa la brutta cosa non si stancava di insegnarci a prendere le misure alle persone.)
3. non fingere di essere stupido, di non capire per non dover affrontare le cose scomode - perchè diventano scomode il doppio cosi. (da sempre - e si incazzava come una belva se lo facevamo)
4. non far male alla gente se non lo merita. (da sempre - non era una seguace del "porgi l'altra guancia" - lo riteneva un'atto di vigliaccheria)
5. ruba solo quel che già è stato rubato (da bambini ne siamo rimasti secchi Tom ed io - sì, perchè all'asilo c'erano le suore!!!).
6. non fare quello che "fanno gli altri". non voglio figli banali e noiosi. (bè, mama, sei stata ben servita. ekkekkazzo!)
7. non esiste destra e sinistra. o uno è bravo o non lo è. e io voto per chi cazzo mi pare. (alle ultime elezioni alle quali ha partecipato dando il voto al vecchio comunista staliniano del paesino sull'isola nel mare baltico)
8. non chiuderti nel tuo mondo. anche se è un posto sicuro e la fuori ci stanno le belve ad aspettarti. ma almeno contro loro hai una chance di sopravvivenza, mentre qua dentro la noia di ucciderà di sicuro! (nel 2003, dopo che la mod si era chiusa in casa per 5 anni, senza mai uscire, a meno che non l'avessero anestetizzata per andare a fare gli esami in ospedale, o dal dentista. oh! non è una cazzata. ma storia vera. e lei si disperava per questa figlia cosi rovinata dagli eventi della vita. e della morte).
9. sìì fedele e leale sempre. tutto il resto è solo vigliaccheria. e io detesto i vigliacchi. (..e te menava pure se cercavi 'na scorciatoria di qualunque genere!)
10. non guardare la tv. ti uccide la capacità di ragionare. (eh! ma prima ho visto la piazza navona in tv - altrimenti non vedevo nulla...quindi alle volte magari bisogna turarsi il naso.)
volevo scrivere tutt'altra cosa. volevo scrivere dei post che non scriverò mai ma che ho in testa da sempre e blablabla. vabè, vi annoio un'altra volta con quelle robe...
Iscriviti a:
Post (Atom)