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27.8.11
uomini che tagliano la mortadella - et des autres mirages
ho passato una estate insolita. senza mare. senza nuotare. senza la famiglia. senza amici. senza musica e film. o quasi. e senza sesso. o quasi. ho fumato qualche sigaretta invece e ho mangiato solo roba malsana. ho bevuto qualche volta. sono romasta bianca come il latte e di notte sognavo roba violenta. qualche volta divertente - nel senso che morivano quelli giusti e non io. ho lavorato sempre, salvo la settimana di ferragosto. e per tutto il tempo ero come prigioniera dentro un desiderio cosi forte fisicamente che alle volte bastava che mi mettessi il cellulare tra le cosce la mattina mentre guidavo per andare in ufficio. (no, che non mi ha mai chiamato nessuno mentre era lì, cazzo!). contemporaneamente per tutto il tempo sembrava che il mondo attorno a me non mi vedesse. la mia invisibilità. già. ognitanto accade. divento come invisibile. spesso succede dopo un periodo in cui invece mi si nota dovunque. Spesso mi sono chiesta se è solo una mia percezione, se sono i feromoni che emano alle volte più forte alle volte meno o se davvero sono gli altri che incontro che cambiano.
sta di fatto che l'altro giorno, al supermercato, mi sono incantata ad osservare con una certa voglia il salumiere a tagliere gli affettati. un uomo sui 40 anni, con braccia forti e pelose, un tatuaggio a forma di cuore rosso che si muoveva sopra i muscoli che si contraevano e rilassavano - parlava in dialetto alle clienti e ad un certo punto il suo sguardo si è fermato su di me.
ora. chi legge questo blog da un poco sa che uomini forti e peloso non sono necessariamente il mio giocattolo preferito - ma in questo caso era la prima persona dopo un sacco di tempo che mi notasse e siccome non sono tipa da abbassare lo sguardo, quello si è tutto impettito e ha preso subito fuoco - si sa, l'omo è vanitoso, basta una femmina qualunque che gli lancia sguardi famelici e lui subito diventa un gallo nel pollaio.
Tagliava la mortadella a mo' di torrero con sguardi fuocosi e battute sulle "femine" (con una sola "m" - semo in veneto, dopo tuto) - le altri clienti lo guardano ammirate e io? io mi becco che lo immagino sotto di me con la sua lingua che penetra dentro il mio calore non solo estivo...
"tocaa???" la sua voce mi risveglia - riesco a dire con voce un po' incerta "per favore, due etti di mortadella anche per me, grazie, ma col pistacchio"
"sigonra bela, a ti ti dago altro che il pistacchio, và!"
e li muore il mito della mod-guerriera-che-non-fa-prigionieri.
tutti ridono, e io, arrossendo aspetto che finisca di servirmi e poi, senza dire una altra parola, me ne vado. non mi è mai capitato prima. giuro! sono frastornata, come se qualcuno m'avesse presa a schiaffi. dopo in ascensore che mi porta ai garage sotterranei non ce la faccio più. tolgo un ghiacciolo alla menta dalla confezione-risparmio-famiglia-numerosa e me lo passo sotto il vestito. quando alzo lo sguardo nello specchio sporco e mezzo crepato del lift vedo una donna che non ho mai visto prima.
come sarà finita la giornata della mod?
A) a fine giornata ha aspettato il salumiere all'uscita del supermercato e se l'è portato a casa, facendosi sottomettere dal rude orco dalle braccia pelose.
B) stessa scena. solo che mod finge la sottomissione, una volta portato il tipo a casa quello è fregato. e non se la scorderà mai.
C) mod va a letto senza cena, masturbandosi furiosamente sfregandosi l'ultima fetta di mortadella rimasta su tutto il corpo - ma soprattutto "lì"!
D) mod, uscendo dal parcheggio del supermercato, viene investita da una macchina che sbuca dal nulla. non si fa niente, arrivano i carabinieri e uno di loro le fa compagnia al pronto soccorso mentre aspetta di sapere se magari ha una frattura al collo, tenendole la mano per tutto il tempo. due giorni dopo ci finisce a letto e ora i due sono innamoratissimi.
E) mod mangia tutta la mortadella senza neanche il pane e si ubriaca con della birra messicana scadente, tira fuore le sue lame e si taglia incidentalmente - cosa che a lei non è MAI successo prima!
lo so. è una cazzata. ma voi rispondete lo stesso, cazzo. me lo dovete.
love, mod
19.8.10
summer's end
PLAY MUSIC LOUD AND DANCE FOR ME!!!
(qualche giorno di agosto)
l'altro giorno, gita a scilla - tutti insieme appassionatamente. un amico pescatore ci fa uscire con lui e la sua ciurma a pescare dello spada. la barca ha il classico ponte lunghissimo davanti e una torre altissima dove si piazzano due mariani che hanno due caratteristiche irrinunciabili: la buona vista e l'assenza totale di senso di vertigini. la pesca è buona. dopo due ore in mare tiriamo (tutti!) su uno spada di due metri circa che si è fieramente battuto fino alla fine. appena issato in barca viene aperto e liberato di tutte le interiora. i ragazzi ne restano colpiti: una creatura, anche se è la più forte, una volta tirata fuori dal suo ambiente naturale diventa debolissima e soccombe. alla partenza erano spavaldi, pronti ad una avventura piratesca. ora, a caccia terminata sono pensierosi e stanno tutti zitti di fronte alla morte del pesce bellissimo. io aiuto a filettare la carne pregiatissima e a metterla sotto ghiaccio. "dai ragazzi, appena arriviamo dalla zia michela, vedrete che bel sugo ci prepara." mi guardano quasi con vergogna. io voglio che si rendano conto, ogni tanto, che per mangiare loro e restare vivi qualche altra creatura deve lasciarci la pelle. e non vorrei mai che loro fossero troppo rilassati su queste cose.
da zia michela che tiene un ristorante da pesce proprio sulle acque di scilla, che ancora oggi si dicono piene di mostri marini e non, mangiamo una pasta alla ghiotta (andate a cercare in rete e poi piangete!!!) e i ragazzi si rimettono il cuore in pace con l'universo e tutte le sue creature.
mi viene da ridere ancora adesso che sono passati alcuni giorni: quando sulla barca passiamo proprio nello stretto dove un genio senza statura ha annunciato di voler costruire un ponte per collegare la sicilia con la terra ferma, mio figlio in dialetto calabrese e dopo aver guardato varie volte le due costiere dice " ma chistu un cazzuni è..." in effetti lì c'è una corrente fortissima e il terreno su ambo i lati e molto friabile e franoso....senza voler fare della dietrologia....non sarà il leitmotiv di tutta la politica italiana attuale?! e comunque mio figlio "ciusto vidde"!
ogni volta che scendo qui, ogni estate succede poi lo stesso miracolo: qui la mod diventa più femmina. non che mi abbronzi più di tanto ma prendo un bel colorino. i capelli son resi biondissimi dal sole e dall'acqua salata - dopo la nuotata mi tengo il sale addosso. mi piace la sensazione di "ruvido" sulla pelle. la doccia la faccio di sera e dopo mi spalmo di crema buonissima. ho lo smalto di un rosso ruggine sulle unghie (quelle delle mani lunghissime e perfette come non sono mai quando passo la giornata a pigiare sui tasti del computer). di sera metto un bel vestito bianco con dei fiori grandi in un blu quasi cobalto che lascia vedere appena le ginocchia e che fa un bel décolté. ai piedi metto dei sandali che anche a me fanno un "piedino". per via di un cambio drastico dei medicinali da maggio ho perso parecchio peso. sono sempre una specie di vikinga in mezzo a delle nane di una bellezza perfetta, ma ora che sono più asciutta, con le spalle dritte e le gambe lunghe mi piaccio parecchio. passo del tempo superfluo davanti allo specchio, immaginando di poter fare l'amore con me stessa - una ibrida autosufficiente. da sempre mi piacerebbe poter bastare a me stessa in questo senso.
gli uomini qua giù guardano le donne in maniera più intensa che al nord - nel bene e nel male, s'intende. quando guardano "male" contraccambio e capiscono. anzi. non capiscono ma distolgono lo sguardo e a questo non sono abituati - qui son sempre e ancora le donne ad "evitare". l'altro giorno stavo tornando dal mare, piena di caldo e di sale e sul marciapiede sta questo gruppetto di maschi adulti e "maciosi". quando passo ammutoliscono prima e poi a uno parte il solito commento del cazzo. e siccome ero cotta ho fatto dietrofront per chiedere "gentilmente e siccome sono tedesca che cosa volesse dire quella roba del "cazzu c'anzuppi". "noooo, noooo, scusaste, signora...." - "ah, ecco, bravi!" uno è addirittura diventato rosso. wham-bam-thank-you-m'am!
mentre è un altro discorso con adriano, il giovane apprendista barista del bar dove faccio colazione ogni mattina dopo la nuotata delle 6. lui ha 17 anni ed è veramente bello come un dio greco - insomma me li immagino cosi gli dei, va bene?! ha degli occhi grandi di color nocciola con riflessi d'oro. non è alto ma di fisico perfetto. asciutto e forte come si è solo a quell'ètà. io con lui mi prendo la "confidenza" che qua è argomento sempre delicatissimo. gli dico "adriano, portami il solito (doppio espresso in tazza grande e cornetto alla crema) e poi ti supplico: sorridimi almeno una volta." e lui un po' arrossisce ma stando serio. solo quando torna con l'ordinazione e dopo aver piazzato tutto con cura, mentre se ne va si gira e mi sorride con denti perfetti e bianchissimi. ogni volta il mio cuore smette di battere per un istante.
allora ieri mi gira intorno un po' facendo finta di controllare gli altri tavoli. "Signora, vi posso fare una preghiera senza che vi offendete?" lo guardo seria e rispondo a tono come si usa qui (ci si prende sul serio qui, non si parla tanto a vanvera e questo per una come me è vero lusso!) "Dipende. Fa la domanda e poi vediamo!" e lui, sempre serio e arrossendo quel pochino che basta per far battere il mio cuore mi dice "anche io nuoto ogni mattina, ma non qui. io vado al pontile e poi circa 100 metri fuori. lì l'acqua è caldissima. mi piacerebbe andare con voi una mattina." resto di stucco. "Io nuoto solo qui perché conosco le correnti, ma se vuoi venire, mi farà piacere." mi guarda sempre serio "non so, non mi piace il vostro posto. è per i turisti." "vabè, pensaci su. tanto io ci sono ogni mattina"
ovviamente stamane era lì, seduto in riva al mare che m'aspettava. anche lui s'è portato pinne, maschera e boccaglio. un breve cenno di saluto, ci siamo preparati e - in silenzio - siamo partiti. bracciate tranquille anche lui, anche se ha dovuto rallentare per restarmi affianco. un ora e mezza di nuotata bellissima. due soste sulle banchine di sabbia, indicare con la mano quando si vedono pesci o delfini, sguardi reciproci per vedere se va tutto bene. al ritorno sono sfinita mentre lui non ha neanche un po' di fiatone. ci togliamo l'attrezzatura, lui dice "grazie signora, ora devo andare al lavoro!" ....e finalmente mi uccide con quel suo sorriso da ragazzo saggio ed innocente. resto lì seduta in riva al mare e ho il cuore colmo di tutta questa bellezza che mi circonda - e di cui in quel istante faccio parte.
love, mod
p.s. il pezzo lo avevo scritto giorni fa ma poi ero troppo pigra per pubblicarlo. avevo bisogno anche di non accendere il pc. a rileggerlo ora riesco ancora a sentire il sole sulla pelle e il sale sulle mie labbra! sono tornata a casa ieri sera. viaggio di due giorni con mio figlio. bellissimo. sia il viaggio che il figlio. :)
p.p.s.: riapro il blog "a tutti". guardando le statistiche mi sono accorta che comunque si intrufolava un sacco di gente non invitata. che idiozia quella di prendere tanto sul serio queste faccende del blog. di prenderlo come "casa mia". è la rete. e la rete è come la cavalcata di lady godiva: gnudi in mezzo alla gente!
16.7.10
o r a!
pic by http://www.aericmg.com/dailypic/category/erotic/
me lo sento. sta arrivando. è l'onda. come quella del destino (che secondo ste non esiste).
è quella cosa che mi succede in estate quando fa tanto caldo. una sensazione nel basso ventre che arriva forte quando meno te lo aspetti e si diliegua tra le cosce per finire nel nulla. cosi ti chiedi sempre cosa cazzo è stato e se magari hai avuto un ictus minuscolo che ti fa avere delle alucinazioni.
è la voglia di prendere qualcuno (in questo caso non me ne faccio nulla di una femmina, perchè ho bisogno di sovrastare e di fare prima paura e poi male - e tutto quanto per davvero e senza alcun moto d'affetto) e di farne ciò che mi viene in mente.
bastano due ore...neanche. io sono veloce a concludere. in tutti i sensi.
ho bisogno di un bagno freddo.
poi delle mie lame.
di quella maglietta vecchissima con la foto di rodolfo valentino nudo e crocefisso.
dell'aceto.
del sale.
dei lacci di cuoio.
merda!
me lo sento. sta arrivando. è l'onda. come quella del destino (che secondo ste non esiste).
è quella cosa che mi succede in estate quando fa tanto caldo. una sensazione nel basso ventre che arriva forte quando meno te lo aspetti e si diliegua tra le cosce per finire nel nulla. cosi ti chiedi sempre cosa cazzo è stato e se magari hai avuto un ictus minuscolo che ti fa avere delle alucinazioni.
è la voglia di prendere qualcuno (in questo caso non me ne faccio nulla di una femmina, perchè ho bisogno di sovrastare e di fare prima paura e poi male - e tutto quanto per davvero e senza alcun moto d'affetto) e di farne ciò che mi viene in mente.
bastano due ore...neanche. io sono veloce a concludere. in tutti i sensi.
ho bisogno di un bagno freddo.
poi delle mie lame.
di quella maglietta vecchissima con la foto di rodolfo valentino nudo e crocefisso.
dell'aceto.
del sale.
dei lacci di cuoio.
merda!
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