30.11.09

voglio!

ho comprato il cd prima di partire.
non piace a nessuno dei "miei ragazzi".
me lo sputtanano sin dal primo disco il "biondo".
ma io me ne frego.
lo trovo semplicemente perfetto.
per me.
per quello che faccio.
per quello che sono.
e per quello che VOGLIO.

cry anymore - basta piangere

love to all, mod

p.s. mentre ascolto leggo i vostri commenti e rispondo...poi però mi devo riposare.

mod cazzeggia...









 





...e ora decidete chi è più bella:
la bionda charlize del titolo oppure jenny.

mod sta bene!

28.11.09

CUT!

cosa è la bellezza di una donna se non i suoi capelli lunghi e setosi?

almeno è quello che io ho sempre pensato.

nell'unico periodo della mia vita in cui ero una femmina etero convinta e basta avevo dei capelli del colore del grano lunghi tutti uguali che mi coprivano i seni.

ci sono delle foto di me, giovanissima, al mare nuda, con il fucile subacqueo in mano e due trecce che mi scendono davanti. ricordo esattamente quel momento e come mi guardava il mio uomo! nessuno mi ha mai più guardato cosi. o forse lo penso soltanto perchè ora mi sento tanto brutta.

oppure c'è una foto in bianco e nero di quando avevo appena avuto mio figlio. sono sdraiata a letto sempre nuda con mio figlio appoggiato sul mio petto che dorme, nudo anche lui che aveva appena 8 giorni. I miei capelli Edo li aveva drappeggiati intorno a noi. sembravano un mare protettivo.

sia da adolescente che da donna adulta, dopo i 25 anni li ho sempre portati cortissimi.

per sembrare una guerriera, per rendermi più brutta, più maschiaccia e poi anche perchè preferivo tagliarmeli io che non aspettare il momento in cui cadevano da soli.

difficile che io ceda il controllo su una qualunque cosa.

oggi era di nuovo il momento. ho aspettato dopo pranzo. mi sono chiusa in bagno. ho acceso l'ipod full volume: la musica del film con la ragazza nuda in motocicletta. perfect!

e ho iniziato. prima con la macchinetta e poi con il rasoio. con calma. rasoio rasente alla cute leggermente di sbieco. non mi sono tagliata neanche una volta. difficile che io mi tagli "accidentalmente". sono, senza falsa modestia, bravissima con le lame.

vedo la trasformazione che mi fa godere ogni volta: da femmina mi trasformo in guerriera.
quel che vedo fa passare la paura per un momento. respiro a pieni polmoni, mi sorrido, mi piaccio.

ora i tempi duri possono anche iniziare.
io sono preparata!

26.11.09

doin' katie - rough this time (o come la mod regala la piccola katia a tom)

inizio dalla fine:
katie e tom fanno l'amore dolcemente senza amarsi. probabilmente non si incontreranno mai più....sono le due di notte quando si addormentano abbracciati come se fossero insieme da sempre.



 riporto quel che tom mi sussurra stamane nell'orecchio. sono piena di sonno e non sono sicura di non averlo sognato.
"la tua piccola katia....ti ringrazio. ne avevo proprio bisogno"

ieri è stata una bellissima giornata. piena di cose normali e frenetiche. siccome passo la maggior parte della mia vita catturata dentro un'inerzia forzata, le giornate come quella di ieri mi mandano l'adrenalina a mille. ho lavorato. sto finendo le ultime cose in sala registrazione e ieri si sono accorti tutti che ero felice. dalla mia voce.

in prima serata mi viene a trovare big daddy - un amico di quelli lontani, quasi mai presente e con cui non scambio chi sa che confidenze, ma che rispetta totalmente la mia condizione dandomi cosi la possibilità di volergli bene per davvero. a lui piace il sushi. a me si chiude lo stomaco solo a pensarci. specie ieri che ero cosi agitata e adrenalinica. alla fine mi imbocca con pezzi di tonno praticamente crudo che io, da brava bambina ubbidiente, ingoio coraggiosamente.

ho la febbre addosso quando vado a casa verso le nove. le labbra secche e gli occhi lucidi. mi sono vestita a tema. i miei stivali sono bellissimi e porto un capello nero à la jeun'homme. hanno il diritto di vedermi bella ognitanto e non sempre in pigiama, cazzo!
tom arriva prima di quanto lo aspettassi. quando apro la porta facciamo come sempre. lui mi abbraccia e mi bacia sulla bocca staccandomi da terra. diciamo "sei bellissima/o" all'unisono. ridiamo e gli metto il mio capello nero in testa.

immaginatelo cosi - Tom

 

lui è stanchissimo. non solo nel fisico. vedo intorno agli occhi delle sottilissime rughe che l'ultima volta ancora non c'erano. gli metto una mano sopra gli occhi e lo bacio ancora. e ancora.
in quel momento so di che cosa ha bisogno. dico "katia...... ti ci vuole un po' di katia!"
"no, ti prego, sono troppo stanco."
"sì, blablabla. dai. fatti una doccia che la chiamo. non lo ho mai fatto. vedrai che arriva qui in un lampo. hai fame?"



katia è bellissima quando arriva. non è mai successo prima che la chiamassi IO. lei è abituata che deve pregarmi più di una volta prima che le dico di sì. quindi ora è contenta ma anche sconcertata.
"non sapevo che fumassi," le dico.
"neanche io."
"ho una sorpresa per te. c'è mio fratello. ti va di giocare?"
resta immobile. fissa un punto sul pavimento. poi mi guarda seria senza dire una parola.
"non devi avere paura. resterò con te tutto il tempo e se non vuoi fare una cosa non la devi fare lo sai bene," le dico tranquilla.
riflette con fronte corrugata. poi sorride.
"lui usa le lame?"
"sì"
"è bravo?"
"sì"
"allora voglio giocare. ma questa volta non per finta."
è da tempo che katia mi chiedeva di lasciarle una cicatrice ornamentale. di quelle che restano. ho sempre detto di no, perchè lei è una brava ragazza e le brave ragazze vanno lasciate stare - in linea di massima.

mezz'ora dopo sul terrazzo.
Tom la ha ammanettata per poi appenderla al grande gancio che avevo messo anni fa per appendere dei fiori. è nuda e fa freddo.



Tom affila lama su lama. sono comuni coltelli da pescatore identici i suoi. non è un purista, più un bravo artigiano del mestiere. Il rumore delle lame fa sospirare katia.

"dille di stare zitta se no le fico le tue mutandine in bocca."

Io odio fare il mio mestiere fuori dagli orari di lavoro. ma in questo caso...è meglio che traduca.
ripeto quello che tom ha detto. katia ci sfida con lo sguardo poi urla a squarciagola
"non vogliooooooooo".
ecco ora tutta la valle sa che sto affettando qualcuno a casa mia. sublime!

"che stronza. dovrei appenderti direttamente al gancio."

in quel momento ho questo flash quasi doloroso e mi bagno di una voglia totalmente primitiva.



mio fratello è furioso.
"cosa aspetti. levati ste cazzo di mutande che la facciamo stare zitta!" (in tedesco ha un suono ancora più violento)

ecco. lo sapevo io. non gioco, lavoro e resto pure senza mutande. ekkekkazzo! ma faccio come mi dice. meglio non contrariarlo, una volta entrato nel gioco, se no le prendo anche io.
non riesco a togliermi gli stivali. sono quelli che arrivano fin sopra le ginocchia. elegantissimi. fino a due secondi fa ero una dominatrix perversa e ora per poco non mi ribalto da ferma. andiamo sempre meglio....
"ma che cazzo fai. dai ti aiuto."
me li tira via con una energia che fa bagnare ancora di più le mie mutande. katia, katia, ma perchè hai fatto quell'urlo.....,

"apri la bocca"
lei scuote la testa.
schiaffo.
"ho detto, apri la tua bocca piccola." voce di miele. occhi di fuoco.
le infila le mie mutande tipo string nuove di zecca in bocca.
odorano di me. sono bagnate di me.
resto lì incantata. guardo ammirata la scena e mi tocco tra le cosce.

non c'è più bisogno di tradurre ora. sono entrati entrambi nella loro parte. penso che mi sto congelando il culo e visto la sua superficie decido di rientrare e lasciarli al loro destino. neanche mi sentono quando mormoro "me ne vado dentro".

mi infilo nel letto. le mie dita affondano nel caldo e umido.
mi immagino loro la fuori.
non si sente nulla eppure sono lì a solo 3 metri di distanza.
il muro tra di noi ingoia tutto il sonoro.
mi lascio andare alle mie dita.
non ci vuole molto tempo.
finalmente il sollievo.

dopo un po' mi metto qualcosa addosso e vado a vedere.

katia è appesa ancora lì.
Tom nudo fino alla cintura con la schiena lucicante di sudore.
lei piange e ride.
una piccola goccia di sangue lascia una scia filigrana sul seno sinistro
una piccola croce incisa lì
dove c'è il suo cuore.

"grazie, grazie......"

Tom si gira verso di me.
è serio.
ha la faccia che amo di più.
esprime totale soddisfazione di aver dato qualcosa di prezioso a katia.
e di essere ricordato da lei per sempre.

lo guardo e strizzo l'occhio.
lui sa esattamente cosa dire ora.

"mod, grazie, credo di amarla già questa qua. è bravissima!"
"ah, sì?!"

mi avvicino e le prendo il mento con una mano.
"non mi piace questa cosa. proprio per niente!"
lei mi guarda un po' confusa.
"guarda qua," le infilo un dito dentro "sei ancora tutta bagnata"
"sei arrabbiata?" mi domanda con un filo di voce.
"ora ti spiego come funziona a casa mia: lui è mio e anche tu sei mia. fra voi due invece non c'è proprio nulla, hai capito?!"
la guardo pensierosa e mi lecco il dito che sa della sua soddisfazione.

"vieni tom, fa freddo qua." lo prendo per mano e lui mi segue senza una parola.
"notte piccola, pensa a quel che ti ho detto".
"non mi lasciate mica qua fuori.....?"
la porta finestre si chiude.

dentro in sala mio fratello ed io ci guardiamo.
siamo complici in perfetta simbiosi.
"buona notte, vado a dormire, tira fuori il divano letto, le lenzuola son lì dentro."
"Grazie. non so cosa dire."
"Non serve. dai, va a salvarla e mettila a letto. è sfinita anche lei!"
ci baciamo come due amanti. accarezzo il suo viso. quanto bene gli voglio.

torno a letto e sento mentre mi addormento che loro ancora non ne hanno abbastanza.
li immagino cosi:




(pubblicato con il permesso di tutti i protagonisti)

25.11.09

La (decima) vittima!

Questa è una delle mie scene di film preferite di sempre.
Per la bellezza di lei, ovviamente, ma anche per tutta la "mise en scene" di stampo altoborghese anni 6o che fa tanto "viziosi con gusto".

Il momento clou è quando lei gli dice "levami la maschera".
Gli sta facendo un regalo, un attimo prima di ucciderlo.
Gli permette di morire guardandola negli occhi.

Certo, oggi ne si farebbe un remake dove questa parte sarebbe molto più dilatata, ad uso e consumo di quel che succede nei nostri pantaloni.
Ma allora, come dicevo prima, era principalmente una questione di stile.
Quindi ognuno è libero di girarsela mentalmente come vuole, questa scena. Con i tempi, gli sguardi e le armi che più desidera.

E, se scegliete una lama, di prendervi anche il souvenir che volete.

24.11.09

lame d'amore

la fille sur le pont da sta notte è il mio film preferito. mio figlio, cosi tanto più alto di me, cosi bello, asciutto e muscoloso con quel sorriso dolcissimo mi dice "mama, non devi dormire per forza, ma sogna almeno un poco!". preme start, mi bacia sulla bocca e se ne va a dormire.

marianne canta.

I can't give you all my dreams
non posso darti tutti i miei sogni

Nor the life I live.
e nanche la vita che sto vivendo.

You and I won't friendshipmiss,
non ci mancherà l'amicizia

That's all we got to give.
è tutto quello che abbiamo da dare.

Who will take your dreams away
colui che porterà via i tuoi sogni

Takes your soul another day.
prenderà la tua anima un altro giorno.

What can never be lost is gone,
quel che non può andare perso mai è andato,

It's stolen in a way.
rubato in un certo senso.

Please, don't stand to close to me,
per favore non starmi cosi vicino,

Can you hear my heart ?
riesci a sentire il mio cuore?

Take my woe and lean on me
prendi il mio dolore e appoggiati a me

When we're not apart.
quando non siamo separati.

Now our mission is complete
ora la nostra missione si è compiuta

And our friends are hid.
e i nostri amici stanno nascosti.

Evil things brought down by the light,
cose cattive vengono portate giù dalla luce

Life goes on until the end.
e la vita continua fino alla fine.

23.11.09

sono chi sai


...un ricordo, una parola detta con consapevole leggerezza, una risata improvisa, un pianto che arriva come un temporale estivo quando si accumula troppo calore, una paura provata cosi a fondo che non respiri se la ammetti, l'amore provato per davvero e senza inganno, una malattia che non da tregua, un viaggio da compiere, la solitudine, una figlia che è tutto quello che per cui valga la pena vivere, una donna e un uomo che non devono dirsi niente perchè è tutto cosi chiaro.

ecco la colonna sonora di un pomeriggio un po' cosi.

ascoltare con il cuore sempre, please.

21.11.09

singing by heart - cantando con il cuore

da "les choses de la vie" - le cose della vita.

20.11.09

about singing - sul cantare

non posso tradurre sta volta. la canzone parte verso il quarto minuto.

si può dire senza drammatizzare che io non sono una persona particolarmente fortunata. ma devo dire - ogni volta con lo stupore di chi riceve un regalo inaspettato - che la mia vita è piena di momenti brevi di una felicità perfetta e assoluta.
ieri è stato un momento cosi.
ho cantato per me
.
avevo con me un pianoforte, un contrabasso, una batteria e una tromba. my four good fellas. i miei quattro ragazzi. tutti più o meno cresciuti. tutti più o meno bravi. solo due si guadagnano da vivere con la musica. ci frequentiamo praticamente solo in studio. lì produciamo però un affetto reciproco molto genuino catalizzato dall'amore per la musica.
stavamo lavorando su tutt'altro quando, in una breve pausa, uno dei ragazzi ha raccontato di aver visto il film.

da lì abbiamo semplicemente iniziato a suonare e cantare assieme.
le parole di questa canzone le so "by heart". vuol dire a memoria.
che bello che in inglese, per esprimere il concetto "a memoria" si dice di conoscere una cosa "con il cuore".
come tutte queste cose di musica bella anche questa cosa del film e della musica me l'ha data il doc. è suo il copyright di questo momento perfetto di ieri.

è il mio cuore che conosce questa canzone.
e cosi la ho cantata.
una emozione lenta e lunga, senza drammatizzare, con le lacrime che sgorgano, ma senza sentimentalismo.

come sempre è la bellezza che fa emergere tutto.

love, mod

...it should have been me havin' that bear with Clint on the porch!

18.11.09

nothing to declare - niente da dichiarare

sono ancora scazzata.
sono IO quella che sta male.
di solito.
quando le cose si invertono divento RABBIOSA.
di solito.
prendermi CURA di qualcuno che detesto e che poi sta male  fa venire a galla la mod peggiore - specie se sono l'unica, a quanto pare, che può farlo.
di solito.
nessuno sta peggio di ME poi.
di solito.

ora è tutto cambiato.

chi legge penserà
"ma di che cazzo stai parlando, mod, ma chissenefrega?!"
e c'hai ragione.
la smetto.
non ho niente da DICHIARARE.




...salvo forse che ieri sera sul tardi è passata katia.
ha chiamato prima di cena e l'ho mandata a fanculo.
alle dieci e un quarto mi suona il campanello.
è lei. è determinata.
"apri per favore, dai"
merda.
quando apro la porta sono incazzatissima.
odio che mi si viene a trovare senza invito esplicito.
la prendo per il collo e la metto contro il muro.
"che cazzo vuoi?!"
"giocare!"

sublime!

15.11.09

cinemod - seconda parte

tre cose prima di iniziare.
1) leggete solo se avete già letto il libro e anche guardato il film oppure se non ve ne frega niente di sapere "tutto" qui da me. 
2) mai più farò l'annuncio di un post. "fra poco vi scrivo di questo e quello" - col cazzo che lo farò ancora! mod on demand non funziona. un paio d'anni fa mi avevano coinvolta nella scrittura di sceneggiature per la televisione tedesca. avrei dovuto scrivere per una serie di gialli. una commissaria super tosta, bisessuale, favorevole alla pena di morte, gran bevitrice di superalcolici. e armata di coltello a scatto. "che figata", pensai. che fregatura, so oggi. se c'è una qualunque aspettativa nei miei confronti, vera o presunta che sia, io smetto di "avere voglia". allora c'era la solita "Trudy-Bitch" (chiamo quel che ho cosi: Trudy) che mi impedì di accettare il lavoro. Oggi sono contenta di non aver dovuto consegnare "come da accordi contrattuali 35.ooo parole compreso short plot and extended dialogue version" al mese. il serial poi non si è mai fatto. peccato! io l'avrei guardato. quel che mi fa scrivere ora, anche se appunto un po' scazzata e contro voglia, è Lisbeth. Quella ragazza mi è andata sotto la pelle.
3) anche qui come con il post sulla lezione di canto: se non vi piace non rompete i coglioni - non ditelo a me. non so essere obbiettiva in questo caso.


Lisbeth Lisander (e sta ferma mentre immagino di baciarti!), tu mi piaci perchè agisci. Mi piaci perchè non hai dubbi. Mi piaci perchè non hai paura e se ce l'hai te ne freghi. Mi piaci perchè quando devi soccombere non smetti di pensare ad una via di fuga e alla vendetta per un attimo - neanche se il dolore sembra farti scoppiare la testa. Mi piaci, alla fine, perchè quando capisci che non c'è pericolo ti fai vedere per quello che sei: incapace di tante cose. In nessuna situazione sei ipocrita. Mai smetti di ricordare il tuo passato. La tua intelligenza è solo in apparenza costruita sulle informazioni. In realtà sei almeno due livelli sopra tutti gli altri proprio per quello che ti è accaduto da bambina e anche ora da adulta. La tua generosità e la compassione per gli altri si manifestano per quello che sono veramente: attimi di connessione con il mondo esterno, niente di più. Ben dosati poi, perchè tu sai benissimo che comportano mille pericoli questi contatti con i "buoni". Per istaurare un rapporto con loro devi staccare il tuo "stato in allarme". lo fai, perchè sei coraggiosa, ben sapendo i rischi che corri. Ben sapendo che cosi diventi vulnerabile.

facciamola breve.
Il film mi è piaciuto molto.
sì, anche che alla fine c'è il bacio da happy end tra lei e Michael. un bacio come piace a me, a mò di "toccata e fuga".

Vedere che faccia abbia Lisbeth (bellissima!), come si veste, che sguardo ha. vedere gli altri personaggi e avere delle conferme continue su tutti i protagonisti ( che grandissima gnocca la Harriet adulta scovata da Michael in Australia - che gran gnocca!!!) è stato molto soddisfacente. mentre leggevo il libro aspettavo con impazienza il momento in cui Lisbeth avrebbe incontrato Michael per la prima volta. Infatti è la mia parte preferita (pag. 298 ). Nel film viene fuori un po' diversamente anche se il "tono" è lo stesso: Michael destabilizza il senso di giuduzio di Lisbeth. Sin dall'inizio non averte pericolo da lui. La mia parte meno preferita erano le scene in cui Lisbeth subiva la violenza del porco stupratore. Mi sembrava una cosa fatta "contro voglia" anche dall'autore. Infatti deve essere uno che le donne le ha amate moltissimo quindi a scrivere la scena dello stupro e anche le altre a seguire non gli è venuto "con disinvoltura". Nel libro lo avvertivo chiaramente. Nel film è diverso. L'attrice che fa la parte di Lisbeth non si risparmia ed è convincente (infatti c'è una intervista di lei che è bellissima - l'hanno tolta e non la trovo più).




Rende perfettamente l'idea di come ci si sente in una situazione senza via di fuga. La scena nell'ufficio del suo nuovo tutore mostra che per quanto lei è vigile e attenta non può nulla contro il potere dell'uomo. La scena in cui si lava la bocca con abbondante sapone infilandosi 4 dita in bocca a mò di spazzola è struggente. Ho sentito la nausea salirmi in gola e ho pianto. La vendetta di Lisbeth invece mi fa diventare una specie di hooligan. nessuna pietà per il porco. Quando lei lo stupra a sua volta e con una disinvoltura fredda e controllata vorrei essere lì con lei. Tatuare il bastardo insieme a lei. Metterlo in guardia di non avvicinarsi mai più a lei....a noi. Sono lì con lei e ho le unghie ficcate nel palmo delle mani.

Mi chiedo come fa a lasciarsi tanto avvicinare da Michael dopo quello che ha subito. Ma poi capisco: lui non la avvicina. Lui non fa nulla. Lascia venire lei. è una cosa molto bella. nel film me lo godo ancora di più che nel libro: la scena in cui Lisbeth va da lui quando già dorme, gli tira via le coperte, gli abbassa sbrigativamente quel che indossa mentre lui si sveglia di botto e non sa che fare... e senza perderlo mai di vista gli sale sopra, se lo mette dentro e lo fa. in 2 minuti è tutto finito e lo lascia lì dopo uno sbiascicato "buona notte". Lisbeth non è senza dolcezza, solo che non la enfatizza  - anche qui non è ipocrita. la mattina dopo è Michael a non perderla mai di vista. Sorride con dolcezza - anche lui senza enfatizzare. La lascia stare ma la osserva con vera attenzione e interesse. e lei apprezza prima e ci si affeziona poi.



Nella scena finale lei dice la frase più importante. Quando Michael dice che avrebbe comunque cercato di salvare la vita all'assassino (Lisbeth invece lo ha guardato mentre bruciava vivo senza intervenire), perchè aveva subito in gioventù cose tremende a sua volta, Lisbeth risponde "ha avuto senpre il modo di scegliere. Ha scelto di uccidere le donne, di torturae, di infliggere dolore inimmaginabile. Ha scelto. quindi non ho pietà per lui."

piango e penso che in questo sono più fortunata di lei. io la pietà la ho avuta dove non me la sarei mai aspettata.

13.11.09

all nite long - per tutta la notte

He called me baby, baby / me chiamava baby, baby
All night long/ tutta la notte
Used to hold and kiss me/ mi teneva e mi baciava
Till the dawn/ fino all'alba

Then one day I awoke / poi un giorno mi svegliai
And he was gone /e lui non c'era più
There's no more baby, baby / niente più baby, baby
All night long/ per tutta la notte

He called me baby, baby/ mi chiamava baby, baby
All night long/ tutta la notte
Lord, I feel so empty/ Dio, mi sento cosi vuota
Since he's been gone /da quando se n'è andato

Now I lie here and I die here/ ora son qua sdraiata e ci sto morendo
Until the dawn/ fino all'alba
I miss my baby, baby, baby/ mi manca il mio baby
All night long/ tutta la notte

He called me baby, baby, baby/ mi chiamava baby baby
All night long, yes, he did/ per tutta la notte, è quello che faceva
Kiss my tears away/ baciò via le mie lacrime
When things went wrong/ quando le cose andavano storte

What I'd give, what I'd give/ che cosa non darei che cosa non darei
If he'd come on back home/ se lui solo tornasse a casa
And call me baby, baby, baby/ per chiamarmi baby bay
All night long, oh, yeah/ tutta la notte
Mmm hmm, yeah

He called me baby, baby/ mi chiamava baby baby
All night long/ tutta la notte
Held me up so high/ mi teneva su
And made me strong/ mi rendeva forte

Now each night in dreams/ ora ogni notte nei sogni
Just like a song/ come una canzone
I can still hear baby, baby, baby/ sento ancora baby baby
All night long/ tutta la notte

I can still hear/ riesco ancora a sentire baby baby
Baby, baby, baby, baby
All night long/ tutta la notte

I can still hear him/ riesco ancora a sentirlo
Calling me baby, baby, baby, baby/ che mi chiama baby baby
All night long/ tutta la notte

Oh, what you do/ che cosa stai facendo
Is just hold me, baby/mi tenevi semplicemente
Squeeze me, baby/ mi stringevi
All night long/ tutta la notte

I just wanna hear you say baby.../ voglio sentirtelo dire...

(mod mette musica. quando non va nient'altro, la musica va sempre)

12.11.09

cinemod - prima parte


questa volta il tutto inizia con un acquisto. mod vede una moto e se ne innamora. una vecchia bmw, anno di costruzione 1972. nella piccola valle dove abita la conoscono un po' tutti. appena arrivata nel 2001 con due camion pieni della sua vita passata, un figlio silenzioso e triste, due cavalli carricati sopra un enorme trailer americano, una madre che, appena arrivati a destinazione, organizza in maniera prepotente ed efficace la gente accorsa per vedere chi ce di nuovo, per dare una mano,....insomma mod si presenta come una che non parla volentieri con nessuno, ma saluta tutti e dal secondo giorno che è arrivata paga la colazione a Francis della Nigeria, il vu-cumprà del paesino, che ha un sorriso che accende una luce cosi. i viticoltori la vedono a cavallo in giro per la campagna. in estate alle 5 della mattina quando ancora fa fresco lei corre insieme a quella cavalla nera. corrono come due pazze con le criniere al vento. la vedono in sella a Matilda la sua cavalla "Trakehner" e con l'altra cavalla, una polacca mezzo sangue baia salvata dal macello, a seguito docilmente come un cane fedele senza neanche una capezza tutte e tre passeggiano con calma nel campo dietro al cimitero. il parrocco giovane del paese che ricorda un po' capezzone (quello che una volta era radicale e che ora da via  quel che ha a quelli al potere) li osserva ogni tanto dalla finestra di casa sua. e siccome non risponde mai al cenno di saluto di mod, lei un bel giorno si mette in posizione in sella e si tira su la maglietta. non lo vede mai più alla finestra.


 


la gente un po' la teme da quando nel 2002 una bella mattina d'autunno disarma due vecchi cacciatori ubriachi già alle 7 di mattina. uno dei due aveva sparato accidentalmente al suo cane e siccome il terrazzo della mod dava proprio sulla scena del delitto è stato un attimo: i due uomini di colpo sobri. una mod furiosa che prima li prende a male parole e poi gli prende i fucili, li scarica à la Eastwood per consegnarli poi, dopo che ha portato il cane dal veterinario, ai carabinieri (che da quel dì la chiamano quando qualche turista di lingua estera ubriaco combina un incidente). E ora che la mod si è comprato la moto non fa quasi più notizia. il ragazzo che fa il meccanico del piccolo negozietto di moto in paese resta un po' perplesso. mod chiede se la moto è a posto. poi il prezzo. non lo discute. non ne ha l'abitudine. prima di andarsene però guarda serio il ragazzo e gli dice: " lo sai, sì, che se la moto non è perfetta, torno a trovarti?!".
il doc, tutto contento che la mod si è comprato la moto (dice che è un gesto sconsiderato e quindi importantissimo perchè da un senso di ottimismo), come sempre crea la scena e la colonna  sonora della vita di mod. le manda un film che deve essere più o meno dello stesso anno di costruzione della moto. si chiama "the vanishing point" con un barry newman in fuga da tutti e tutto - specialmente da se stesso. per un secondo mod pensa "che cazzo, ma perchè non ci hanno messo steve mc queen", ma poi va benissimo barry. se la cava perfettamente. la scena più bella è ovviamente quella con la ragazza nuda in moto. come tutte le ragazze di quella epoca indossa la nudità  con eleganza indifferente come farebbe una ragazza ricca con un vestito di haute  couture. 
 
mod guarda il film tre volte. la terza solo le immagini ma con la musica del film nelle orecchie. the doc l'aveva messa sul ipod tempo fa....della serie prima o poi la scoprirà sta roba. infatti!

mod sta sveglia tutta la dannata notte, con quella felicità che non si sa dire quanto vale. perchè non ha prezzo.
domani o non so la seconda parte di cinemod: ho guardato finalmente "uomini che odiano le donne".


11.11.09

tango!

"Basta. chi prende il sorso più grande, ballerà con me!"
dice una ashley judd bellissima nel ruolo di tina modotti.

e poi la sorpresa. è frida che vince!

vince in tutti i sensi. prima sorprende i due uomini che non si aspettavano una tale concorrenza sleale, poi stupisce l'altra donna che pensava solo di godersi due pretendenti pronti a tutto pur di ballare con lei per poi scoprire che è tanto più eccitante e "soave" ballare con frida, e poi gli spettatori della sala da ballo che restano folgorati dalle due donne che danzano in una sintonia affettuosa inaspettata.

e alla fine sorprende me quando guardo la scena per la prima volta. frida (salma) è una donna minuta, ma che emana una energia vitale e una determinazione di soddisfare ogni suo desiderio che mi prende lì....

ho fatto la notte in bianco con dolori di quelli che arrivano ad intervalli irregolari. non trovi una cazzo di posizione che dia veramente sollievo sufficiente per poterti addormentare. e come dice frida nel film, quando è il dolore a tenerti sveglio, tanto vale sfruttarlo per qualcosa di bello.....

9.11.09

mod, raccontato da saudek -


all'inizio c'era una madre fiera

dei suoi due figli che non erano proprio come gli altri bambini e facevano giochi strani


specialmente la femmina era sempre armata e pronta ad uccidere....

finché un giorno un uomo se ne fregò della sua rabbia e la abbracciò - senza alcun riguardo per i fantasmi di sangue nella testa della ragazza- scoprì che il cuore della ragazza ne era rimasto immune

l'uomo le insegnò come si comporatava una vera femmina. le insegnò ad aprire i pugni e a  sedurre

e a dare e ricevere piacere

quando l'uomo le fu tolto in maniera inaspettata e violenta e portato sicuramente in cielo - da almeno due angeli poco vestiti, ammiccanti e compiacenti

la ragazza rimase da sola e perse prima la ragione

per poi rifugiarsi sopra una specie di tetto per scappare dal mondo per 5 lunghi anni. si sentiva in gabbia ma contemporaneamente anche libera da ogni cosa.

finché non le tornò il coraggio di tornare in battaglia -

ma senza più rinnegare niente di se.

(n.d.a.: le foto sono di uno dei miei fotogtafi preferiti JAN SAUDEK. lillo (il suo blog lo trovate nel mio blogroll - è "tonio rasputin") ha fatto scattare la scintilla sta volta. ho guardato le foto e ho pensato a quel che è la mia vita. certo, le foto di saudek la rendono più bella di quanto è in realtà. ma sognare è permesso sempre, no?!)

8.11.09

una voce poco fa - leggere prima di ascoltare, per favore

premetto che non so niente di musica classica.
proprio niente.
ne ascolto tanta, perchè è una cura contro i miei più brutti malesseri. fisici e non.
ma non distinguo le opere e chi le ha scritte, salvo le mie preferite.
come sempre le mie scelte sono quasi autistiche: poche cose che poi riascolto e riascolto. ancora e ancora. come un mantra. per ogni situazione ho la musica di rito. mi ci devo sentire a casa.

teresa berganza è insieme alla callas la mia voce classica preferita. e l'aria "una voce poco fa" la so a memoria e quando sono arrabbiata la canto a mò di rock'n roll (stessa energia, stesso sangue che va a mille nelle vene) stando ben attenta che non ci sia anima viva intorno.

guardate ora la lezione, la masterclass, che teresa ha tenuto nel 2003. questa è la prima e, secondo me, la più bella delle lezioni. si trovano comunque tutti su youtube per chi ne fosse interessato.

sapere il francese aiuta ma non è indipensabile. il linguaggio del corpo delle due donne parla di cose unversali e ben precise: parla d'amore per la musica, affetto reciproco, teresa che la tocca persino in viso mentre cornelia canta, il pianista che interviene quando la ragazza sbaglia nota con teresa che lo bacia teneramente e divertita, teresa che per il gran finale fa le gesta del toro che carica per caricare anche l'allieva....."comme le toro maintenant", le dice. e alla fine l'abbraccio fra le due. l'insegnamento di qualunque genere dovrebbe essere cosi - un atto d'amore.

ecco. secondo me lo può guardare anche chi non ama la musica classica, ma in caso non vi piaccia, non lo voglio sapere per sta volta. mi si spezzerebbe il cuore.

love, mod

6.11.09

Last Night at the Brandenburger Tor

the lights were magnificent.
the mood was that strange mix of nostalgic thoughts and the happiness just to be there.
I don't think this was a "historic concert".
And what's more, U2 is not exactly what I would call my favourite band but, man, last night they where gorgeous.
I was there since the early afternoon shooting the soundcheck and I must admit that Bono-guy has some good charisma. Very friendly and not-afraid-to-be-touched-guy also. He signed autographs, talked to fans and was very professional with us, the crew, who was trying to decide for the camera positions.
about 10.000 people came to watch the concert. Bono made us sing all. and all together.
I was in bed with a bad flu and last night definitely shouldn't have worked out in cold - and in fact: I did not feel cold for a second!
See on youtube the first vids they put online. just to get a glimpse of the atmosphere, if you like to. like this http://www.youtube.com/watch?v=UYq86LMapK4

and then: where were YOU 20 years ago, when people from both Germanys danced, sing, cry, kissed, hug or simply screamed out loud on that fuckin' wall? where were you guys?
mod and me - we were there! yeah!

God, now I got to wake up my sister to translate. she'll kill me.

Tom

5.11.09

cercando edith ho trovato herbert

oggi è giornata di totale e inqualificabile cazzeggio.
dopo che la tensione finalmente si è allentata
dormo fino a tardi, bevo il tè a letto, mangiando due (!) brioches alla marmellata, telefonando a mia sorella che mi dice che in germania sono tutti incazzatissimi con la general motors che ora non vuole più venedere a magna e quella banca russa di putin - penso che sono le solite porcate fatte nel nome della globalizzazione e che sarà un triste natale per gli operai della opel, penso anche che non conprerei comunque mai una macchina di quella marca...vai a sapere perchè...boh, mi portano la spesa e il giornale alle 11, lo schifo: bastaaaaa marrazzo ecceccecc (incredibile: bruno vespa sembrava schifato di se stesso l'altra sera - aveva invitato, pare, tutta la merda disponibile in questo momento - vedo spezzoni su youtube (mi rifiuto di guardare la TV) e penso: non è possibile!), mio figlio si sveglia, ha l'influenza, s'infila nel lettone, mi guarda e grugnisce "tè.ora.ti prego." - mi trascino in cucina, guardo un attimo fuori dalla finestra: l'autunno nei suoi colori più belli, i vigneti immersi in una specie di freddo vapore, torno di là con il vassoio pieno di robe buone - cosi, se non vogliamo, non ci dobbiamo alzare più, lui beve il tè e sviene di nuovo sul cuscino, gli sento la fronte - che caldo che è, quando dorme sembra ancora il mio bambino anche se ora ha un inizio di barba e il lettone è troppo corto per lui, su youtube guardo i link che mi hanno mandato via mail (tipo: the wrong hole - con sotto titoli in italiano - divertente, ma ci sarebbe da aprire un dibattito serio!) per poi andare in cerca delle robe che piacciono a me, oggi mi va un po' di piaf, e cercando cercando trovo questa canzone "albergo a ore" (che la piaf ha fatto prima in francese) - resto folgorata. dal testo prima, dalla musica e Herbert poi. non la avevo mai sentita. la riascolto di nuovo e ancora.
per me è una speccie di "off-off-topic" - non ascolto tanto la musica italiana. ma questa qui, sì!



3.11.09

personale



“mod, ma che cazzo stai facendo? Stai per caso diventando una fighetta della rete (originale: fucking-successful-net-pussy”)  che scrive solo di robe “morally correct?!”
A chiedermelo cosi gentilmente è mio fratello – sempre cosi attento a tutto quello che faccio. Ci devo pensare un po’. Sì, è vero. Ultimamente metto tanta musica – e poi questa idea ge-nia-le (ammettetelo, voi che non sapete una parola d’inglese!!!) di tradurre i testi in italiano.
Per pensare meglio decido di tirare fuori tutte le mie lame. Guardarle, tenerle in mano, passarle sulla mia pelle e affilarle da sempre mi da la calma e la concentrazione necessaria se devo riflettere o  ammettere qualcosa a me stessa.
Sono una collezionista. Un po’ li ho ereditati. Quando è morto mio nonno materno (ha servito negli “Ulani” – antico reggimento di cavalleria dove montavano solo cavalli di razza “Hannoveraner”) tutta la famiglia si è buttato sulle cose “belle” da ereditare, come gioielli (pochi), mobili (bellissimi!) e una vecchia “Horch” che lui teneva in garage lucida e pronta a portare anche la regina d’Inghilterra in qualunque momento. Insomma, alla fine sono rimasti i suoi diari di guerra e le sue 2 lame preferite – una francese con lama lunga e sottile, leggermente curvata in punta e manico in osso e l’altra dell’esercito, è un coltello mille usi, usurato e con la lama assottigliata nel corso degli anni e dopo tante messe a filo (lo porto sempre con me. sempre.) Ogni tanto, quando rileggo per l’ennesima volta quello che lui scrisse in forma di lettera a sua moglie (iniziava sempre con “mein heiß geliebtes mädchen” – mia amatissima ragazza – e all’ora avevano già 4 figli), penso che dovrebbero fare un film sulla base di quello che lui scrisse a proposito di Stalingrado, ma poi anche no. Non scrive nulla di eroico, anzi, lui si è “distinto” in due o tre occasioni per aver avuto una gran paura, per aver pensato anzitutto a se stesso ed essere scappato a gambe levate lasciando anche qualche compagno indietro.  Scrive “non ci sono eroi ma solo esseri umani magri, stanchi, malati  che sperano  in una pallottola nemica ogni giorno – per trovare la pace finalmente”. Ecco perché faccio fatica sempre ad entusiasmarmi ai film di guerra con eroi vari incorporati. Per contro però conosco a memoria quel film sui due sicari a Stalingrado – il russo era impersonato da jude law, mentre il tedesco era un bellissimo e credibile ed harris….oppure appocalypse now …..merda, anche io non sono del tutto immune a queste cose.
Vabè…dov’ero?! Ah sì, affilare le lame. Per farlo ho bisogno di essere da sola (cosa rara e preziosa), la musica giusta (blue valentine di tom waits in questa occasione – e mi sa che poi la metto anche sul blog), telefoni staccati, la coperta di lana grezza stesa a terra con me seduta sopra e le lame in bella vista davanti a me. quelle da affilare sono una ventina. Ne scelgo tre. Le due “pattadesi” che uso anche per tagliare il salame e una lama spagnola con uncino in punta, usato per scuoiare. Quest’ultima la uso solo per giocare. Inizio intanto a pulirla bene con il panno, poi con un po’ di saliva la passo sulla pietra con ritmo lento e regolare. Mi imbarazza un po’ dirlo qui: sono nuda sempre quando compio questo rituale. L’imbarazzo non deriva dalla nudità di per se, ma dal fatto che è ritenuto senz’altro bizzarro comportarsi cosi. Ecco, ogni volta che affilo mi sento come una che sta facendo di nascosto qualcosa di  molto proibito. Sensazione piacevole. ….alle volte basta cosi poco!
Mentre son lì che passo le lame, una dopo l’altra sulla pietra penso a quello che mi ha detto mio fratello. È vero. Ultimamente, e particolarmente dopo l’ultimo giro in ospedale, mi sono come rammollita (addolcita direbbero i soliti e noiosi romanticoni). Sono diventata più sensibile al dolore e alla sua natura efferrata e innesorabile. Meno di prima sopporto le conversazioni col genere umano (non per gli altri ma per me stessa:  dopo le prime due battute semplicemente non so più cos’altro dire e vorrei sparire). Solo che ora mi auto-commisero per la mia incapacità di “socializzare”.
È un periodo pesante poi. Sono successe cose che tutti faticherebbero a metabolizzare. La cosa che mi tiene sana di mente è, credo, la mia capacità di vedere le cose sempre da un punto di vista diverso di tutti gli altri.  Ho pochissimo talento. Quando canto, ad esempio, faccio più pena che altro, ma riesco a dare alla canzone una interpretazione diversa….non so…..sto pensando a vanvera.
Il rumore dell’acciaio sulla pietra è in perfetta armonia con la voce ruvida e dolce di Tom Waits.
Decido che mio fratello ha ragione. Devo ritrovare un po’ di cattiveria e voglia di giocare. Questa lama spagnola è perfetta per far provare quella deliziosa paura che si prova quando sei lì nudo e in piedi, legato a braccia aperte, magari imbavagliato ma con gli occhi ben aperti per non perderti nulla dello spettacolo e ti chiedi se la bionda altissima  quasi nuda  che hai di fronte si ricorderà le regole d’ingaggio stabilite prima a pranzo. Quando hai chiesto “ma cosa mi vuoi fare?” lei ti ha sorriso divertita “saperlo ora non ti fa provare meno paura. E poi, francamente ancora non lo so. È una questione di mood.” Pensi magari che è una cosa idiota fidarsi di una dichiaratamente anarchica nei suoi gusti sessuali ma hai anche quel bellissimo formicoli caldo che ti sta salendo piano su per le gambe per invaderti tutto il corpo.  E poi sai che lei non ti farebbe alcun male che non sei tu stesso a chiedere. A tavola ti ha guardato seria e ha risposto alla tua domanda incerta sull’evolversi di un gioco di lama : “sweetheart, no blood for preppys”, il che significa più o meno “niente sangue per principianti”. Ora che sei legato lì in quella posizione scomoda ma efficacissima per quanto concerne il flusso di sangue nei punti strategici del tuo corpo pensi che tutto sommato un doloroso ricordo che non lascerà traccia a lungo sarebbe bello e poi speri che si lascerà toccare da te, per ringraziarla. Per dirle che ti è piaciuto tanto tanto.  Pensi “dai, taglia, non me ne frega niente, ma taglia. Solo un poco. Voglio sapere com’è.” Menomale che sei imbavagliato. Con lei il rischio è sempre grande che ottieni quel che chiedi.
…..ma che cazzo sto pensando e poi mi sono tagliata il pollice. Me lo fico in bocca e succhio. Hm, dolce.
Nella lama mi posso specchiare ora. Solo gli occhi. O solo la bocca. Dettagli niente male.

2.11.09

the book of love

Il libro dell'amore è lungo e noioso
nessuno riesce a sollevare quel maledetto coso
è pieno di diagrammi, fatti e figure
e istruzioni per danzare.

ma io amo quando leggi a me
e puoi leggermi qualunque cosa.

il libro dell'amore ha la musica dentro
infatti è da lì che la musica proviene
alcune cose sono transscendentali
altri sono semplicemente stupidi

ma io amo quando canti per me
e mi puoi cantare qualunque cosa

il libro dell'amore è lungo e noioso
e fu scritto molto tempo fa
è pieno di fiori e scatolette a forma di cuore
è pieno di cose per lequali tutti noi siamo troppo giovani per saperle

ma io amo quando mi dai delle cose
e mi dovresti dare le fedi nunziali
ma io amo quando mi dai delle cose
e mi dovresti dare le fedi nunziali

ma io amo quando mi dai delle cose
e mi dovresti dare le fedi nunziali
ma io amo quando mi dai delle cose
e mi dovresti dare le fedi nunziali

(è un lunedì di attesa.
una di quelle giornate grigie.
piove quella pioggia sottile che entra dappertutto.
sono seduta qui ad aspettare che mi dicano qualcosa.
e intanto penso e ascolto.)

love, mod