18.6.08

Cattiva ma deficiente contro cattiva e intelligente – seconda parte della nuova saga “la mod va in ufficio”

...intanto mentre butto giù il titolo mi sembra il titolo di un film della wertmüller della quale, curioso il fatto, non ho ancora mai visto un film...vabbeh.....cosa volevo raccontare...ah ecco:

oggi vado a pranzo con delle colleghe che, come me, hanno iniziato da poco a lavorare. siamo in quattro. una classica ragazza italiana “alla moda ma non scema”, una che ha studiato scienze naturali e per qualche giro strano è finita lì dove siamo ora (capelli lunghissimi, dolce, allegra, non timida...insomma un pensierino ci farei!) e una giovinotta di 23 anni che non smette di palare a voce alta senza tregua esprimendo giudizi imbarazzanti sui colleghi e la vita in generale. mentre cerco di avere pazienza (sono estroversa anche io – e sono stata giovane anche io....tanto tempo fa) sento però che mi sta andando di traverso il mio club sandwich buonissimo. decido che è meglio ucciderla subito ‘sta qua, se no ci rovina la digestione. segue dialogo:

lei: “qua-ua-qua-bla-bla-bla-blub-blub-blub-di-di-di-du-du-du-blblablablabablaaaaaaaaaaaaa....”
io: “senti cocca, te mi fai venire la voglia di prenderti come un gatto che dal veterinario deve fare la cura anti-vermi, hai presente...?”
lei:”non ho capitoooooooooo....ahahahahahahahah...”
(Le altre due trattengono a stento la risata)
io: “gioia, te la spiego meglio....guardami le labbra.....se non abbassi la voce e la smetti di dire cazzate alla prima occasione ti vengo a cercare e ti lavo la bocca col sapone...ora hai capito....fai sì con la testa.”
lei:”ahahahahahahaha......(poi seria di botto).....ma in ufficio mi adorano tuttiiiiiiiiii....perchè fai cosiiiiiiiiiii..........(rivolta alle altre) ma guardate che il problema ce l’ho solo con leiiiiiiii.....”
io: “senti, finisci il panino, va, che è meglio”
ammutolisce.
e noi altre finiamo il pranzo, ma l’atmosfera è andata, ovviamente.
le altre due sono in imbarazzo e lo capisco.

alzandoci dopo il caffè mi accorgo che al tavolo dietro di me c’era la direttrice del personale, la segretaria del direttore generale e altri due che sembrano funzionari.....

dopo mezz’ora che sono tornata alla mia scrivania mi chiama proprio la direttrice del personale pregandomi di venire da lei.

ecco. sono fottuta, penso, mai che riesca a trattenermi.

invece:

“senti, volevo dirti, che ti siamo molto grati per la tua azione “punitiva” - strizzata d’occhio - . non è la prima volta che la signorina fa cosi e prenderemo anche noi le misure del caso....ti posso offrire un caffè?”

conclusioni:

ci sono quelle cattive ma cretine e quelle cattive ma intelligenti – e le puoi riconoscere facilmente.
quelle cretine non sempre fanno strada – grazie a Dio.
magari neanche quelle intelligenti (perché nel mare dell’idiozia magari è facile scomparire), ma almeno ci riconosciamo fra di noi.
mi è tornata la voglia di corcare qualcuno. mi faccio paura da sola: io quella cretina la volevo menar lì-lì sul posto e la cosa m’ha eccitata non poco.
everything brings me to the “desire”
....to be continued!

11.6.08

I am not your fuckin' secretary


da poco ho cominciato a lavorare.
tempo pieno.
otto ore.
colleghi giovani.
carini.
in apparenza.
in realtà sotto la superficie
l’atmosfera è bollente.

quelli che ti provocano per essere cazziati
(per la maggioranza maschi alla ricerca della femmina rigorosa)
quelli che fanno più di tutti gli altri e dopo vengono (pare con reciproca soddisfazione) sgridati dal capo per una piccolissima cosa dimenticata
(femmina servizievole in cerca di maschio autoritario e mai soddisfatto)
quelli che nella vita le prendono e basta, ma quando gli arriva la classica goccia che fa traboccare il loro vaso diventano dei guerrieri, anzi delle guerriere che non fanno prigionieri.
(nessuna differenza tra i sessi – ed è bellissimo vedere la classica pecorella sacrificale diventare il cane che ringhia alla mandria!)

e poi ci sono io.
primo giorno.
sono gentile con tutti. sto alle battute, ma rifiuto il tu – non è nelle mie corde, il tu va guadagnato, questione di educazione – scombussolando l’equilibrio psicofisico di alcuni/e.
secondo giorno.
imparo come funziona l’ufficio, facendo tutti i lavori che nessuno vuole fare (l’archivio, fare scatoloni per traslocare l’ufficio fra un mese, cercare fascicoli misteriosamente spariti ecc.)
terzo giorno.
sotto la giacca indosso maglietta bianca con foto del film “Secretary” con scritta in 4 lingue “non sono la tua fottuta sub-segretaria” – mormorii, sguardi, risatine e qualche strizzata d’occhio di gente che decido di conoscere meglio.
ieri.
arrivato finalmente mio computer (con indicazioni severissime sull’uso per cose personali e la salvaguardia dei dati a me affidati), telefono, articoli da cancelleria (compilando apposito modulo in duplice coppia e predicozzo sul non-spreco e non-rubare da vecchia megera con occhio di vetro e senso del humour deliziosamente caustico). quando torno dopo la pausa pranzo vedo giovane collega tutto preso dal mettersi sempre al centro dell’attenzione di tutti seduto al mio posto che naviga tranquillamente in rete dicendomi che tanto la mia password era quella di tutti del primo giorno e che solo domani avrei cambiato con una di mia scelta. Lo guardo solamente. Il giovanotto (vedi anche il primo esempio della lista “quelli che” di cui sopra) si alza mormorando un “Scusi, Signora”
oggi.
porto paio di manette originali della polizia di stato del Texas, un regalo di un amico poliziotto che ha passato la stessa valle di lacrime nella quale ho nuotato io (Thanks Jimmy!). insomma acciaio luccicante e indistruttibile con chiavetta tenuta da parte. li appendo accanto allo schermo del mio PC con accanto la scritta “per provarli tu prova a toccare le mie cose”. e qui il “tu” ci sta!

E’ bello stare in mezzo alla gente.
E chi dice che il s/m è solo di alcuni svitati non ha capito un cazzo della vita!

Mod happy (sì, Andrea, dico davvero!) :-)

1.6.08

I wanna hit something...

....hit this!!!

sally field si dispera per la morte di sua figlia (julia roberts - brava in questo film!). urla la sua tutta la sua rabbia e impotenza di fronte all'ingiustizia della vita.
urla "voglio picchiare su qualcosa...qualcuno" allora olimpia dukakis prende shirley maclaine rudemente e la spinge verso sally "picchia questo".... le dice e prima sally e poi tutti scoppiano in una risata liberatoria!

one of my favourite movies!



....never get over losing you

Randy Newman