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26.11.12

mod-theory - vol. 1

what a man should be able to do - cosa dovrebbe saper fare un uomo

men should be funny to be appealing for women? bullshit!
girls a much much funnier anyway!

gli uomini dovrebbero essere divertenti per attrarre le donne? Cazzate!
le donne sono più divertenti. in ogni caso!

a man should be patient. to hurry a lady is always a fun-killer. un uomo dovrebbe essere paziente. fare fretta ad una signora uccide ogni divertimento. sempre.

a man should be resistant to physical stress. it's an urban legend that dominant ladies wanna do all the hard work on their own. un uomo dovrebbe essere resistente alle fatiche fisiche. è una legenda urbana che le donne dominanti vogliono fare tutto la fatica da sole.


a man should have the guts sometimes to turn his back on a lady. It's not always a lack of style but could be a real opportunity for him to have some fun. un uomo dovrebbe avere le palle, ognitanto, di girare le spalle ad una signora. non sempre è considerato una mancanza di stile ma potrebbe piuttosto rivelarsi una occasione per divertirsi. no?!

a real man doesn't feel uncomfortable with tough jobs, that don't bring fame and big money. un uomo vero non si sente a disagio con lavori duri che non portana fama e soldoni.


a man should let go himself sometimes hoping for the best and without whimping around. ognitanto un uomo dovrebbe lasciarsi andare, sperando per il meglio e senza piagnuccolare tanto.

a man should trust a lady - at his own risk. un uomo dovrebbe fidarsi di una signora - a suo rischio.

a good man in the end always gets what he deserves. un brav'uomo alla fine ottiene sempre quel che merita.


actually, this is only boring theory. what the fuck do I know about men?!
è solo noiosissima teoria, ben inteso. che cazzo ne so io degli uomini?!

love and pain inc.-  mod

13.3.12

mod's window sex session

(è lunedì, ma ho iniziato a scrivere domenica scorsa cosi: è domenica.
mio figlio è tornato da lontano.
stanco. e palido sotto una abbronzatura che ti viene solo se passi mesi sotto un sole che non perdona.
sto preprando la pasta con un pezzo di trota salmonata e un po' di panna acida - l'erba cipollina non manca.
e ho messo in fresco una bottiglia di champagne vero che è lì da un po' di tempo.
mi sembra una giornata di festa oggi, senza che sapessi dirti perchè. - ecco, lì per lì non riesco a continuare . troppi casini in famiglia e al lavoro, troppa la stanchezza, la febbre non c'è ma sono lo stesso debole - mi addormento quasi in ufficio - bevo troppi caffè...insomma vi faccio aspettare, sì, ma non per malizia)

te aspetti la terza parte - lo so.
vuoi sapere come è finito con Frau Fuckenmeier, vuoi leggere come la ho punita, vuoi sapere se la stronza alla fine abbia imparato una qualche lezione utile per il resto della sua vita fin ad ora abbastanza inutile. E poi magari ti tocchi pure. una volta all'inizio del blog mi scriveva uno facendomi sapere che dopo aver letto un mio post si faceva delle gran seghe, dandogli dei punteggi... - a parte la troppa informazione (perchè non ci si pensa un po' prima di scrivere ad una completa estranea?! ekkekkazzo) - vabè, fate come vi pare....contenti voi!

Frau Fuckenmeier viaggia solo in prima. Ovvio. Io c'ho il biglietto di seconda da sempre. La classe turistica rivela chi siamo davvero. In prima siamo protetti e dopo, quando scendiamo dal treno non siamo più capaci di affrontare la vita vera (metafora riuscita a metà - lo so!).

Insomma la Fuckenmeier mi fa salire con lei in prima e con fare generoso mi dice "se non se lo può permettere, glielo pago io l'aggiunta!" ...e mi fa pat-pat sull'avvambraccio al quale si teneva ben attaccata per farsi tutta la banchina della stazione termini che non finiva mai sui suoi tacchi da nonna.

In carrozza cerca lo scomparto a sei - l'open space è per i guardoni, dice. e poi vuole parlare di lavoro con me. Ancora?! madonnasantissma, falle venire 'na sincope a questa!!!! Appena il treno si mette in marcia, propongo una visita al vagone ristorante. "Ho sete", dico - lei è già in piedi, pronta per l'aperitivo.

Giuro che in quel momento non ho pensato minimamente a quel che avrei fatto dopo. Non premedito, non pianifico, sono in balia dei bassi istinti quasi sempre. sono d'accordo che non è quasi mai un bene - ma vaffanculo, sono vecchia per cambiare!

Nel vagone ristorante c'è parecchia gente - è l'happy hour, L'ora del Aperol che non riesco a bere. E' l'ora del comportarsi da donne a caccia di sguardi ammirati da parte dei maschi presenti che non riesco mai ad inquadrare. E' l'ora dell'ultima scena alla quale non riesco mai a resistere.

Frau Fuckenmeier si butta in mezzo ai presenti per passare d'avanti e farsi largo - arrivare al bar senza rispettare il turno, ecco. Eh. Certo, lei è una vera power pussy, non aspetta mica un cazzo di nessuno. Ripeto, non sono brava ad interpretare gli sguardi degli uomini, ma mi sembra di capire che viene immediatamente bollata come quella gran cagacazzi che è (sì, sono sboccata oggi, e allora? ho avuto una giornata di merda, chiaro?")

In un inglese bavaresonico Frau Fuckenmeier parte alla guerra " Barmannnnn, it iiis my turrrn, Ai vont tuu drinks pliiise, champeijn!"
"Aò, non sce l'hoo, Signooraaa! Volede un prosecchinò?!"
"Wiii arrre on a first class treijn, dont ju spiik inklish, young man?!"
vabè, cazzo, ho capito---"Senta, va bene il prosecco per la Signora...ce l'ha la vodka?"
sguardo d'intesa..."Subito, Signora..."

Un'ora e setteuomini (raccontati) più tardi la Fuckenmeier è al quarto o quinto "prosecchino", mentre io mi sono fatta una vodka liscia, tanto per mandare giù l'amaro della compagnia di una donna insulsa. Non ho voglia di ricordare tutte le banalità e stronzate che ha snocciolato come perle preziosissime, ma alla fine io sono incazzata come una bestia e lei si sente male - perchè l'alcol è stato davvero troppo per lei.

"Mi sento male, credo di aver mangiato qualcosa di avariato a pranzo, devo andare in bagno..."
seeeeh, penso, avariato il tuo cervello, stronza. lei nel girarsi verso la porta perde l'equilibrio e urta uno che si rovescia mezzo bicchiere adosso.

"Dai vieni che t'accompagno, se no qua ci arrestano." La prendo sotto braccio e piano piano ci facciamo strada nel corridoio stretto per arrivare al bagno.

In quel momento, lo ammetto, un immagine flash ha attraversato la mia mente, ma ancora non avevo deciso di agire.

Insomma, ve la faccio breve: sta stronza era talmente ubriaca che per poco non se la fa adosso davvero. ha il momento triste, piagnuccola, blatera un mezzo ringraziamento e che si sente tanto solaaa e io penso che le persone prepotenti, non appena vengono beccati per quel che sono, cioè dei deboli, si trasformano in vittime incomprese. e a me - c'è scritto anche nel mio profilo - i piagnuccoloni stanno sul cazzo.

Le apro i pantaloni, glieli abbasso, le mutande costose sono bagnate un pochino, mi cade nelle braccia e la siedo sulla tazza.

"Dai, piscia e zitta, stronza, che per oggi hai detto abbastanza", glielo dico in italiano che io con questa ci devo lavorare anche domani. "Ho fatto," mi dice come una bambina. La tiro su in piedi per rivestirla ma lei mi abbraccia e dice "sei come tutti gli altri, anche se sei l'unica che oggi m'ha aiutata, domani parlerai male di me a tutti..." (vero, infatti ve la sto raccontando. ma non una parola in azienda, non sono cosi io!)

Non so cosa mi prende.
"Ti ho detto di stare zitta cazzo, hai rotto!"
Le metto le mani intorno al collo, stringo appena, lei spalanca gli occi, le infilo la lingua in bocca, vorrebbe dire qualcosa ma non esce niente dalla bocca, salvo l'odore del prosecco e un po' di acidità.

le prendo le tette e stringo, la bacio ancora - sinceramente, ora piace anche a me e non solo a lei. Lei è lì con le braghe calate e a me viene un'idea.

"Tu hai bisogno di aria fresca, vedrai che ti farà bene!" Apro la finestra col vetro satinato, si apre solo a metà, ma abbastanza per spingerle la testa fuori, il treno corre veloce e lei è lì mezza dentro, mezza fuori. le infilo una mano tra le cosce, è bagnata sì, e non solo di piscio. due dita scivolano dentro senza difficoltà, non è stretta. Lei sta sulla punta dei piedi e io la sollevo, lei grida e ride insieme, il mio handjob è preciso e non tenero, e lei viene da farmi capire che è da tempo che non ha nessuno. La tiro in dentro e la giro verso di me.

"Stai appoggiata. Ti senti meglio?"
"Si, meglio," solo un sussurro.
"Allora lecca!" Le ficco le due dita in bocca.
Lei non sa cosa fare e nel dubbio succhia per bene.
Mi lavo le mani e la osservo.
"bene, ora tocca me!"
Risatina che vuole dare la finzione di non capire.
"ma veramente..."
"Zitta ho detto."
e con i pantaloni ancora calati la spingo giù sul water, sono appoggiata contro il lavandino, le prendo la testa tra le mani e lo spingo verso di me. voglio che annusi, voglio che ne abbia voglia anche lei.
"la vuoi vedere?"
ormai annuisce e basta.
Mi apro i panatloni e scosto le mutande e di nuovo le spingo la testa in mezzo alle labbra lisce.
"Assaggia, vedrai che ti piace!"

Quando scendiamo a destinazione è stanchissima, la carico su un taxi e prima di chiudere la portiera le dico "dormi, che domani sarà una giornata lunga." Lei vorrebbe dire qualcosa ma io chiudo e mi giro. Deve pensare a quello che sarà domani, voglio che ripensi a quel che le ho fatto, a quel che lei ha fatto.
non cambierà nulla, lo so. ma tant'è, lei se lo ricorderà per sempre sto viaggio.

love, mod













22.10.11

mod (s)chools_ senza apostrofo

una voce tempo fa "ma, ma, moood, come cazzo fai a vivere tutte queste situazioni pazzesche?!?! secondo me te li inventi. tutte quante. e sei pure una gran stronza, perchè c'è sempre pure una minima possibilità che sia roba vera..."



Hana è vera. ve la ricordate la ragazza calva che avevo vista nel ristorante dove vado a mangiare nella mia pausa pranzo (anzi, giovanin', che so che mi leggi, perchè t'ho rivelato l'esistenza di sto cazzo di blog, il fingerfood di pesce crudo che mi hai fatto mangiare ieri era davvero delicious!)? vabè, lei ha un ragazzo. lo ho scoperto l'altra sera. alto, magro, pelle bianchissima e uno sguardo tra il dolce e il feroce. i due sono innamorati q.b., lo dice Hana - che con quello che ha è come me: amare troppo è come soffrire troppo e ti può uccidere. quindi ti guardi bene dal consumare troppe energie.


l'ultima volta che Hana è passata tra le mie lenzuola e dopo una roba pazzesca di lingua che mi son lasciata fare, che solo lei... credo che sia perchè anche lei sa quando morirà più o meno. non so, ma riesco a stare lì a farmi fare le cose. ha lasciato scivolare dentro me un dito curvato ad uncinetto e poi con la lingua e con i denti s'è presa cura del resto - alla fine ero come svenuta e ben consapevole che in quel momento m'avrebbe potuto fare di tutto. anche uccidermi, eh?! la gente è parecchio strana e fidarsi va bene fino ad un certo punto. insomma siamo lì, dopo il tumulto erotico, e lei mi fa "lo sai che ho il ragazzo?!" fa il broncio mentre lo dice. secondo me pensa che io sia lesbica. come tutti gli altri. non mi ha conosciuta quando ero una giovane moglie, ubbidiente ad un marito che era davvero "the one"...vabè... dico "come, il ragazzo? non me lo avevi mai detto!" e pianto il broncio anche io. tutto sommato mi sta bene passare per lesbica. mi mette al sicuro da un sacco di cose.


"io vorrei fargli delle cose...insomma, non so, da quando lo facciamo tu e io, ho voglia di fargli male mentre mi scopa!?" l'affermazione sembra quasi una domanda. parlando viene fuori che la nostra piccola storiella l'ha gettata nel totale sconforto perchè le sono nato dentro delle robe strane, il desiderio non solo di fare sesso giocando ma anche di provare e far provare dolore. il culmine per lei l'abbiamo raggiunte qundo le ho bucato un capezzolo dove ora porta un anellino con una perla. mentre bucavo le avevo infilato uno di quei giocattolini, un piccolo cazzo finto che vibra. dopo ha detto che ll'orgasmo era talmente forte che le sembravano scoppiare i polmoni ...vabè...


taglio. l'altro giorno li vado a trovare a casa loro. abitano nella torre di una casa antica nel centro della città. sei o sette piani senza ascensore. quando arrivo su mi manca il fiato e mi sento parecchio vecchia e brutta. cerco di ricuperare e fingo una total coolness che non ho.

sono lì tutti e due. lui porta jeans nero e maglietta con scritta rock'n roll. lei con la calzamaglia e una camicia di lui. non si trucca, è calva e palidissima e gli occhi sono enormi.

le sorrido e le do un bacio. lui resta lì in attesa. sconvolto credo dalla mia statura. sento un formicolio sotto.

mezz'ora dopo lui è nudo. lei anche. gli ha ficcato delle pinze sui capezzoli. son quelle d'acciaio. ne avevo due e li ho portati. sai mai...

mentre tira e molla le pinze, Hana gli scivola sopra e si lascia penetrare. li guardo ammirati. non sono scatenati. ma a lui la situazione ha eccitato tanto. non era per nulla convinto credo, all'inizio. e lei che è riuscita a fargli dire sì, di incontrarmi. Hana si dondola avanti e indietro, tirando sempre più forte le pinze.

"fermi!" - prendo Hana per le spalle e la tiro via di peso. la sdraio di schiena sopra la sua pancia e guardo brutto lui. "cosa credevi di fare?!" afferro le due pinze - che Hana fino ad ora lo aveva "accarezzato" soltanto. - do una strattonata decisa e lui mugula. poi infilo un paio di dita dentro lei. la guardo che vorrei mangiarla. la bacio - un filo di saliva si tira tra le nostre bocche quando mi stacco. lui ci osserva. è lì sotto Hana e non si può muovere più di tanto. non è venuto ma ha il pisello dritto come un missile.

"ti piacerebbe finire?" - "Sì", solo un sussurro.

li ho utilizzati come se fossero barbie e ken (una mia amichetta, quando ero piccola, voleva sempre giocare a barbie e ken che fanno sesso - un giorno, avevamo nove anni, gli ho fatto vedere come si fa veramente - perchè già lo avevo imparato mio malgrado. la mamma di questa qua non ha mai più permesso che giocassimo insieme...scusate la reminiscenza).

ho seduto lui sulla faccia di lei che quasi soffocava e acovacciandomi d'avanti alla faccia di lui per far vedere quel che provavo e vedere bene quel che provava lui - non ho resistito e gli ho infilato la lingua in bocca. ho messo lei a quattro zampe e lui che la cavalca (non capiva sul momento perchè non la potesse montare da dietro - glielo fatto capire a parole dolci strizzando gli il cazzo a mò di lavandaia!), li ho costretti a soddisfarmi - lei la bocca di sotto e lui quella di sopra (i maschi sanno baciare meglio delle femmine!), ho messo lei sopra di lui che avevamo legato in due ai quattro angoli del letto e io sopra la sua faccia ma senza toccarlo - per poter baciare lei, abbiamo tirato su lei legata - sembrava una sirenetta preso all'amo - cazzo, che belli i soffitti alti, abbiamo anche cucinato e mangiato insieme tra una roba e l'altra - ho passato il corpo snello di lui ovunque con la piccola lama che serve per mondare le verdure. e allora Hana si è ingelosita - voleva provare anche lei. e lo ha tagliato per sbaglio. ha solo finto il suo dispiacere e gli ha succhiato con goduria la ferita sanguinante, abbiamo riso perché quando finalmente gli abbiamo permesso di venire, gli arrivato una buona parte in faccia. lei, da brava gattina, lo ha pulito con la lingua. li ho legati uno adosso all'altra per poi penetrali entrami con le mani mentre si baciavano.


una notte convulsa. non ricordo tutto. ma cosi come la ho scritta adesso in un mezz'ora vengo presa da una frenesia che pensavo non provare più.

ah...non ha importanza se è una roba vera o solo fantasia. cioè non lo è per chi sa la verità. Giusto?

love, mod

p.s.: all pics by jan saudek - tutte le foto sono di jan saudek

7.3.11

Template for Mod! vol.3



"...ti sta guardando. e contemporaneamente vuole che TU la guardi.
e per favorirti si sta sfilando anche lo slip.
vuole che tu la veda fradicia e fremente mentre ti osserva contorcerti, mentre stringi convulsamente la lama
che ti ha infilato nel ventre, mentre rantoli parole d'amore a caso che ti escono dalla gola schiacciata dal suo tacco.
mentre te ne vieni con potenza da un cazzo mai visto così duro prima d'ora.
mentre vieni e te ne vai.
con lei negli occhi. che sorride..." (scrive Doc il 25/02/2011 - in un momento ricreativo)


L'immagine è stata scelta da Doc che l'ha trovata QUI (klikkare su QUI please!) . Lui è molto riservato. Molto fantasioso. Molto pigro e selettivo. Molto deciso però quando un piccolo dettaglio di una situazione o una persona cattura la sua attenzione e fa partire un film "particolare", come questa che ha suscitato il template: L'orgasmo dell'uomo mentre muore.
Doc non è un uomo per tutte le stagioni - o tutte le donne. Le preferisce toste. Di testa e di fisico. E siccome lui non è un classico uomo zerbino e nemmeno masochista ma piùttosto un cavaliere solitario - qualche volta errante che per la dama del suo cuore è disposto a morire appunto, il gioco non finisce mai come una se lo immagina. Non litiga mai con Tom che le preferisce bamboline super-sexy e sottomesse.
E' vero, non sono obiettiva - gli voglio troppo bene a Doc - a lui devo una vita.
Ma non c'è problema perché sarete VOI a decidere quale template è il più azzeccato, il più bello...

5.5.09

blind date

quali sono le regole di per un appuntamento al buio?
una come me, deve dire che ha delle sorprese in serbo o ha il diritto della riservatezza?
avrà capito che dicevo la verità quando ho detto :" va bene. ma si fa come dico io."

di solito gli uomini pensano che un "no" sia un "sì" e vice versa.
di solito un uomo ti dice "mi piace la donna forte, che sa quello che vuole." ma se poi la donna è davvero forte e davvero sa quello che vuole?

vabèh.
presto lo saprò.

pic by howard the schatz. e chi altri?!

17.10.08

spostamenti

MANETTEMATTE IS BACK.
e quindi mi trasferisco ...anzi torno a casa.

per chi mi volesse leggere (sempre come modesty) anche nel sito più s/m italiano:

http://new.manettematte.org/index.php

love, mod

5.12.07

GIRL IN GLASS CAGE




sono sdraiata a letto.
un camicie bianco.
tutto aperto sul di dietro.
ho sudato freddo.
sono legata stretta con delle garze.
ho delle macchie sul davanti. rosse.
i capelli non ce li ho più.
sono tremendamente brutta. dall'iPod musica orribile che non sapevo che c'era. il music-doc non l'avrebbe mai messo, penso con disappunto. vomito sangue.
entra il dr. house con uno dei miei coltelli da collezione. la dottoressina ingenua ma un po' puttanella che gli si struscia addosso dal primo episodio (senza successo - vuole estorcere un sentimento a uno che è un maestro "a non averne") è vestita da dominetta da strappazzo e ha un'ascia da guerra che tiene stretta con entrambe le mani.
Ora so che sto sognando.
Mi sveglio.
Mi dispiace un po'.
Perché stavo già pensando su come farli fuori entrambi a mani nude.
Come Beatrix la sposa, capito?!
E' notte.
Intorno a me una gabbia di vetro.
La cosa spaventosa è che trovo la fotina della dottoressina rompicazzo di cui sopra.
E' identica di come era nel sogno!
Cazzo! Non dormo più!