Oggi tornando a casa, trovo il passaggio pedonale verso la porta d'ingresso di casa mia ostruito da un camioncino. Non passerebbe neanche Twiggy. Mia madre ed io, furiose e già stanche di un pessimo inizio giornata, passiamo nell'aiuola e io cado. Mi faccio male al polso e un bel graffio sulla guancia mi accompagnerà almeno fino a natale. So dove trovare il bastardo. E' sicuramene dal commercialista che ha lo studio sotto casa mia. Espone cartelli come "Lavoro Italiano svolto da un Italiano" . Ho il sangue agli occhi. Entro e dico "Di chi è il camioncino qua fuori?" Si gira un giovanotto proprio bellino con capelli corvini e occhi azzurri. "Son mi, Signora""Complimenti hai vinto il trofeo per il parcheggio più imbecille dell'anno!"Lui mi guarda incerto, vede il sangue sulla guancia e non sa cosa fare. Ma poi vincono i suoi geni da veneto idiota (nessuna scusa a nessuno! non è giornata!) Comincia a bestemiarmi contro. Non ragiono più. Non sento più dolore e stanchezza...anzi mi sento una belva! Lo prendo per il bavero. Lo tiro fuori dal locale e lo scaravento a sua volta nell'aiuola. "Sposta quella cazzo di macchina o non te la cavi con la caduta, cretino. Ma ti lavo anche la bocca con la prima roba che trovo!" Resta senza parole e si sbriga a salire in macchina. Scappa senza voltarsi. Giurerei d'aver visto una scintilla di eccitazione nei suoi occhi quando mi si è visto piombare addosso come un TIR. Aaaaaaah....l'effetto sorpresa in questo caso era decisamente s/m. Ho messo sotto un'autentico cretino. Mi ha fatto bene! E secondo me c'è un sacco di gente che aspetta solo noi dom là fuori.
29.11.07
DAILY DOMINATION
Oggi tornando a casa, trovo il passaggio pedonale verso la porta d'ingresso di casa mia ostruito da un camioncino. Non passerebbe neanche Twiggy. Mia madre ed io, furiose e già stanche di un pessimo inizio giornata, passiamo nell'aiuola e io cado. Mi faccio male al polso e un bel graffio sulla guancia mi accompagnerà almeno fino a natale. So dove trovare il bastardo. E' sicuramene dal commercialista che ha lo studio sotto casa mia. Espone cartelli come "Lavoro Italiano svolto da un Italiano" . Ho il sangue agli occhi. Entro e dico "Di chi è il camioncino qua fuori?" Si gira un giovanotto proprio bellino con capelli corvini e occhi azzurri. "Son mi, Signora""Complimenti hai vinto il trofeo per il parcheggio più imbecille dell'anno!"Lui mi guarda incerto, vede il sangue sulla guancia e non sa cosa fare. Ma poi vincono i suoi geni da veneto idiota (nessuna scusa a nessuno! non è giornata!) Comincia a bestemiarmi contro. Non ragiono più. Non sento più dolore e stanchezza...anzi mi sento una belva! Lo prendo per il bavero. Lo tiro fuori dal locale e lo scaravento a sua volta nell'aiuola. "Sposta quella cazzo di macchina o non te la cavi con la caduta, cretino. Ma ti lavo anche la bocca con la prima roba che trovo!" Resta senza parole e si sbriga a salire in macchina. Scappa senza voltarsi. Giurerei d'aver visto una scintilla di eccitazione nei suoi occhi quando mi si è visto piombare addosso come un TIR. Aaaaaaah....l'effetto sorpresa in questo caso era decisamente s/m. Ho messo sotto un'autentico cretino. Mi ha fatto bene! E secondo me c'è un sacco di gente che aspetta solo noi dom là fuori.
27.11.07
COUNTDOWN - DAY 4
Lara mi manda la fotina che potete vedere qui sotto. Se ci fosse qualcun'altra (evvabbeh...anche qualcun'altro) che mi vuole mandare foto - io le metto nel mio blog...mi pare un'idea carina, anche perché ieri, parlando con una amica, abbiamo costatato che ci sono un sacco di cose di cattivisimo gusto nei vari blog, interventi nei forum o siti. Mi ha parlato di una tipa che sotto un titolo che recitava più o meno "Oggi mi sento bambola" diveca che era nella merda, che la vita faceva schifo e blablabla...le solite cazzate di gente che non ha nulla da dire e il cervello loro è un luogo dove tengono una riserva d'aria e basta. Il tutto - e questo è, secondo me, il vero scandalo - corredato con una foto di un bambino con delle malformazioni terribili. Allora io ho chiamato un mio amico che lavora al polizia postale e ho chiesto se non si poteva costringere certi siti ad applicare un controllo più severo. Mi ha risposto che il post in questione è colpevole "solo" di cattivo gusto, ma che loro non potevano farci nulla....già, hanno cose ben più gravi da perseguire. Me ne rendo conto.
Vuol dire che possiamo soltanto guardare noi stessi, stando attenti sempre a restare nel lecito e nel buon gusto e lasciando stare gli indifesi come bambini e animali. E, ovviamente, evitiamo di visitare certi siti soltanto per una morbosa curiosità di sapere "cosa sta combinando la concorrenza" che poi concorrenza non è ma solo spazzatura.
26.11.07
COUNTDOWN - DAY 5
Insomma la preda si trasforma in cacciatrice. Uno dei miei temi preferiti! Nella mia fantasia queste donne da creature indifese si trasformano in belve - vere.
Alla fine mio figlio mi guarda, sorride malizioso e dice “Certo che se capitassero a te due stronzi cosi, non li avresti mica fatti fuori cosi in fretta. Tu sei una buongustaia!”
Lo bacio in fronte, sorrido, dico buona notte e me ne vado a letto.
Ma chi ho tirato su io?!
23.11.07
L'ANTIDOTO IDIOTA
Planet Terror and Frisk kindly provided by the Music-Doc while On golden Pond " is one of those movies" of my family.
21.11.07
THAT SWEET PAIN...
(foto by howard schatz - no background music today)
I have never been used to the “good-love-words”.
I have never been used to tenderness.
I have never tried to stand real love feelings.
I am a rough girlie and you know that.
And so you ain’t telling me sweet words,
You ain’t chasing me for my admiration,
You ain’t runnin’ me over with useless tenderness,
Instead,
You’re killing me softly,
completely ignoring my condition,
My fear,
My pain.
And by doing that you - finally –
Give me that
Sweet pain called love.
19.11.07
I 12 MODESTAMENTY
1. Io sono la Signora tua, ti ho salvato dalla noia, ti ho fatto godere, divertire, ridere, piangere: non avrai altri castighi che me.
2. Non sono gelosa, ma non dare ad altri quello che spetta a me o ti faccio un culo tale da farti stare in piedi per il resto della tua misera vita.
3. Anche se dici di amarmi sinceramente e cerchi di assecondare ogni mio desiderio, da me non avrai altro che dolore.
4. Pronuncia il mio nome pure finché vuoi. Tanto è inutile!
5. Il sabato non rompermi i coglioni. Ho da fare! Quindi stai fermo là dove ti ho appeso!
6. Sarai mia/ mio 6 giorni la settimana. Comunque io anche il settimo giorno mi voglio divertire, quindi non cominciare neanche con la lagna che sei stanco di prenderle!
7. Onora pure chi ti pare. Ma dopo che avrai venerato/onorato/fatto divertire me.
8. Non uccido mai senza un valido motivo.
9. Commetti pure adulterio. Ma, diavolo, mica vorrai farlo con una persona più stupida, brutta, vecchia, stronza di quella che hai già tra i piedi ogni giorno?! quindi, non ti lagnare con me della tua triste vita extraconiugale! Pena: vedi punto 8.
10. Non rubare cose che non mi servono!
11. Non mentire alle persone più cattive e più intelligenti di te. Cioè, me!
12. Non pensare neanche di desiderare quel che è mio (vedi punto 8).
Si accettano commenti!
(fotina carina di howard schatz - bachground music while writing this: Marianne Faithful))
16.11.07
AMICHE
............."quando ho sentito la prima volta la tua voce, mi sembrava il blues - quello triste e solitario ma non rassegnato!"....... "quando ti ho avvolto nella lana calda era per dirti che non ti deluderò mai!"........ "quando ti ho scritto che ti mordevo sul collo era solo per nascondere la mia commozione"...... "non rivelerò mai a nessuno quel che mi hai confidato!"........ "voglio fare l'amore con te e voglio incidere le parole del cuore nella tua e la mia pelle!"
...le amiche fan cosi....si rendono la vita facile, intuendo cosa desidera, prova, vorrebbe l'altra e poi si danno soddisfazione.simple as that! (shots, as usual, by howard schatz)
15.11.07
In un modo o l’altro è l’unico che non mi abbandona mai.
E lui che mi tiene compagnia la notte,
quando i brutti e belli pensieri mi assalgono e non mi danno pace.
Una volta ero convinta che il dolore fosse l’origine del mio stare sveglia di notte e temere di giorno.
Ma non è cosi. Al contrario, quando mi assale quel dolore particolare, quello che mi taglia il respiro, mi fa sudare freddo o vomitare, urlare, e mi fa smettere di pensare e allora ho imparato a cercarlo, addirittura me lo procuro alle volte e ho capito che vanno distinti i vari dolori fra di loro. Quello non cercato (che quando arriva regna sovrano!), quello cercato e creato artificialmente, quello fisico, quello spirituale. E con il tempo sono diventata un’esperta del dolore. La gente di un certo tipo mi chiede…alle volte mi supplica di dargli quella sensazione che per un attimo li fa temere davvero di non poter sopportare oltre, perché io lo controllo quasi sempre il dolore quando cerca di sottomettere me e quindi non perdo mai il controllo quando poi lo “passo” a qualcun altro.
Quindi alla fine mi ha fatto capire perché sono quella che sta sopra desiderando di stare sotto anche solo una volta, senza mai cedere alla tentazione. Perché sono una dominante che però non cerca la sottomissione gratuita ma predilige la sfida. E perché devo vincere quelle sfide.
Il dolore non cercato, non scelto prima o poi ti fotte anima o corpo o tutti e due, perché non sai mai quando arriva. Ho fatto l’esperienza che le persone che hanno subito dei forti dolori non scelti nella vita di ogni giorno difficilmente si sottomettono alle regole degli altri – e anche nel gioco li ritrovo spesso dalla parte dominante. Semplicemente il loro dolore è provato con una tale intensità che non accetterebbero che lui come padrone.
In fondo è cosi semplice.
Il dolore scelto del gioco s/m ci da la sensazione di controllo, sia a chi lo procura che a chi lo riceve.
Dominanti e dominati sembriamo tutti parte di un club segretissimo i cui membri si riconoscono senza tante parole. Con i nostri strani giochi ci diamo quel momento di tregua, quel momento in cui tutto diventa chiaro. In cui superiamo la paura di qualunque cosa e diventiamo immortali per un breve istante.
Ma che ho scritto? Che giornataccia!
12.11.07
La Buca
“Andiamo. Ti porto a cena” – mi dice.
Non mi va. Sono vestita da lavoro. Tailleur nero, camicia bianca, scarpa nera con tacco 7 (dopo 10 ore di lavoro non me li sento quasi più i piedi!!!!) – sono sobria, seria.
“Dai, voglio cambiarmi, mettermi più comoda….non ce la faccio più con quelle scarpe”.
Nel frattempo siamo arrivati alla macchina. Mi apre la portiera. In macchina mi fa solo un gesto con la testa di guardare dietro, sul sedile posteriore. C’è il guinzaglio. Lo portiamo entrambi, secondo chi riceve la sorpresa. Sorpresa = indossare guinzaglio = godersi il gioco.
Mi metto il collare e mi scordo i vestiti più comodi. Merda, devo anche pisciare! Da adesso in poi, dovrei implorare – e francamente non mi va.
Cena al ristorante tedesco. Cucina superiore. Costosa e concreta. Ambiente da banchiere privato. Non so se rendo l’idea. Mi viene voglia di ruttare forte, ma uno sguardo di mio fratello mi fa chinare la testa. Mi comporterò bene….voglio la mia sorpresa, mica perché mi fa paura!! All’uscita dal ristorante lega il guinzaglio al collare. Longe in cuoio nero, largo 3 cm. Collare in accaio inox a strozzo con inserto di doppia catena, per il minimo sforzo con massimo effetto. L’ultima volta che lo ha indossato lui, gli ho fatto sanguinare il collo. Cazzo, oggi non prevedo niente di “nice and easy”. Mi spiego?!
Incontriamo poche persone, che però tutte quante devono guardare due volte, prima di focalizzare che c’è un gigante biondo che tiene una giganta bionda al guinzaglio. Si assomigliano. Sono belli, ma nessuno si sognerebbe mai di avvicinarli! Passa un vecchio con un cane pastore che passandoci accanto abbassa la testa e la coda. Si sottomette alla bestia più forte. Penso che già a quel punto entrambi abbiamo un’erezione! Ognuno come meglio riesce.
“Dove mi porti?”
Strattone. Mancanza d’aria.
E non aggiungo altro.
Un vecchio garage sotterraneo abbandonato. Roba della vecchia cara DDR. Si vedono ancora i murales di Ulbrich, Honnecker e tutta quella brava gente. La nostra macchina si ferma al posto dove una volta si pigliava il parking-ticket. Ora c’è un tizio grande, grosso ma non scemo che saluta mio fratello con quella stretta particolare di afferrata del polso – aha, penso, uno del suo branco. “Bella cagna. Nuova?” E mio fratello, “è mia sorella, stronzo”. E l’altro fa un’inchino formale perfetto nella mia direzione “Gnädige Frau”. Lo guardo soltanto e faccio vedere i denti come un cane che righia. Poi ridiamo tutti e tre.
Nel centro del garage hanno creato “la buca”. E’ lì nel terzo sottolivello. Al secondo sottolivello c’è un semplice corrimano ad impedire che gli spettatori (ce ne sono circa 100 persone direi) cadano giù nella “buca”. Si chiama proprio cosi “Grube” = buca. Mio fratello mi mette un bicchiere con qualcosa di forte in mano. Mi accendo una sigaretta. Tutti sono vestiti in tema, ma elegantissimi. Tutte coppie o gruppi. Ho la netta sensazione che non sanno cosa li aspetta. Sudo leggermente. Capezzoli duri. Niente saliva in bocca. Il pavimento della buca è in cemento non lisciato. Le pareti piastrellate in bianco. Neon sopra le nostre teste. Luce forte nella buca, semibuio per il pubblico. Poi farà buio del tutto. C’è l’annunciatore dell’incontro come ad un regolare incontro di boxe. Solo che nel primo combattimento si affrontano due uomini a mani nude. Non mi tira più di tanto, salvo il fatto che alla fine il perdente si sloga davvero la mascella. Il suo viso contratto dal quel dolore orribile lo rende molto sincero. Tra gli spettatori ci sono il malavitoso russo, le puttane di alto bordo…tutto questa crea l’atmosfera perfetta! Io ci tengo ai dettagli, lo sa mio fratello. E questi sono perfetti.
Dopo una breve pausa di nuovo le luci si abbassano e lo speaker annuncia con una lieve commozione nella voce “And now the Mistress of Knives”. Resto bloccata per due secondi. Mi appoggio sulla ringhiera. Strattone “Stai attenta che cadi….buona…adesso arriva”, cosi mio fratello.
La donna è completamente nuda, Capelli biondi lunghi, raccolti in una treccia che le arriva fin tra le natiche. Spalle larghe, gambe lunghe, mani grandi, non magra e non grassa, collo grosso, seno e culo perfetto. Fronte alta. Occhi slavi. Niente trucco. Fica rasata, dalla quale tira fuori un coltello a serramanico chiuso. Lo fa vedere alla gente che già applaude e urla….poi con calma lo lecca tutto e poi lo apre….lecca anche la lama, tagliandosi la lingua….quel poco che può bastare per incazzarsi.
Il primo orgasmo la colpisce senza preavviso. E’ il più bello. Gli occhi sgranati. Bocca secca, semi aperta, vene del collo gonfie, le mani chiuse intorno al corrimano. Anche le vene delle mani sono in evidenza (n.d.a.: mio fratello è un feticista delle vene femminili e maschili). Devo solo tirare leggermente il guinzaglio. Non troppo, altrimenti si strangolerebbe da sola ora. Non è più sobria.
Passato quel momento breve ma violento mi accorgo che ho il collant bagnato, la schiena sudata e il formicolio sulle labbra e il petto. Rischio di farmela addosso. O me la sono già fatta addosso? Non ci capisco più niente. La gente mi guarda incuriosita…le donne con invidia….i maschi con desiderio (nessuno mi può toccare di voi, cazzo!).
La donna è rimasta immobile al centro della buca. Ora entrano due giovani. Specialisti di arti marziali a giudicare dalle mani come spatole e il collo taurino. La guardano con disprezzo. Uno dei due le butta un secondo coltello con doppia lama e le dice una cosa che noi non riusciamo a sentire. I due cominciano a girarle intorno. Lei si muovo poco. Non ha fretta. Quello alle sue spalle fa il primo attacco. Ha una specie di nervo di bue, corto e robusto. Lei neanche si gira. Con la mano sinistra prende la punta della frusta e tira forte. La frusta vola via. E anche il giovane. Contemporaneamente lei si sposta di lato. E cosi i due uomini si scontrano. E la prima volta che ride lei. Ride e scuote la testa. Arriva l’altro a mani nude. La prende e la rovescia. Lei cade con la schiena sul cemento, ma rotola via ed è subito in piedi di nuovo. Sulla schiena ha tirato il primo sangue. Graffi e striature. Ora le grido parole di incitamento, come tutta la gente intorno. Mio fratello no. Lui è il mio guardiano sta notte. Mi tiene saldo al guinzaglio. Non mi succederà niente di brutto. Mi posso lasciare andare. Il combattimento non lo so descrivere nei particolari tecnici. Mi mancano le parole. Lei per due volte riesce a ferire uno, l’altro una volta. Sempre in faccia e sul collo. Da brivido. Il combattimento dura circa….20 minuti…è difficile dirlo….sono in trance. Sono spettacolari. Lei ormai è tutta sanguinante causa le cadute violenti sul cemento. Ora prende uno di mira. Lo lascia avvicinare, facendo finta di inciampare. Quando lui le è sopra lei lo ribalta e finisce seduta sulla sua faccia. Lui non fa più nulla. Resta lì, completamente paralizzato. L’altro, per aiutare il compagno, la prende per la treccia, ma il collo della donna è forte…passa un minuto buono prima che l’altro riesce di nuovo a respirare. A questo punto si vede che lei si stufa. Facendo attacchi finti e parate di difesa li porta contro il muro piastrellato. Uno trattiene il compagno e le si avvicina. Le dice “muori puttana” e lei “prima tu”. In due decimi di un secondo lo prende da dietro. Gli blocca il collo con il primo coltello, mentre l’altro gli finisce nel cuore. Macchia di sangue enorme. Rantoli, Cade per terra. I piedi sussultano. Morto. Ellà!
L’altro ora ntuisce che finisce male anche per lui. La guarda quasi con rispetto. Tre metri di distanza tra di loro. Si girano intorno. Lei si lecca le labbra, poi si ferma e si passa la mano tra le cosce. Gliela sventola d’avanti, lo provoca. Lui le si butta addosso. Gioco facile. Lo atterra con un semplicissimo sgambetto. Cade all’indietro, la testa picchia duramente sul cemento. Lei è ai suoi piedi. Gli incrocia le gambe e lo gira. Gli siede sulla schiena, faccia verso i piedi. Lui non capisce subito. Lei alza la doppia lama e gliela pianta con forza nel culo. Sangue, sangue, sangue…una macchia sui pantaloni di lui che si allarga. Lui si inalbera, si contorce. Lei si alza. Respira con affanno anche lei ora. Ma non per stanchezza. Sta per venire, come me. E’ eccitatissima…e non per finta. Sei bellissima, amore, penso.
Alla fine si china su di lui, vedo il culo di lei aperto, la fica luccicante….gli rompe il collo con una mossa veloce e definitiva. Per un momento la scena resta immobile.
La gente è in delirio. Applaude, fischia, urla, si baciano, si toccano – il delirio. Non so quando sono venuta la seconda volta. Vedo tutto come da dietro un velo. Gli attori si alzano e fanno l’inchino. Piove fiori, soldi, gioielli. Pazzesco. Lei mi guarda e sorride. Questa è la mia sorpresa. Mi giro e bacio mio fratello.
(Foto by Howard Schatz - Listening to the Bellrays while reading could give you even a better sadisfaction)
Love, mod
8.11.07
L'uomo perfetto
I CINQUE SEGRETI DI UNA DONNA FELICE:
1. E' molto importante trovare un uomo che condivida con te la responsabilità e i compiti della casa e che abbia un buon lavoro.
2. E' importante trovare un uomo allegro, che sappia godere del ballo, delle passeggiate e che ti faccia ridere.
3. E' importante trovare un uomo tenero dal quale si possa dipendere affettivamente ma che non ti sottometta e inoltre che non menta.
4. E' importante trovare un uomo che sia un buon amante e adori fare sesso con te.
5. E' molto, ma molto importante che questi 4 uomini non si conoscano tra loro.
Mi ha fatto pensare. A parte il fatto che secondo me è una cazzata inguaiarsi con più di un uomo per volta. Sono pigra e poi riesco a dedicarmi anima e corpo a una persona per volta. eh sì, sono un po' lenta nel metabolizzare le cose della vita. Ieri parlavo con un'altro amico virtuale proprio del fatto che non riesco ad essere onnivora - cannibalesca sì :-) si parlava di "monogamia cannibalesca" che ti fa godere tutto da un'unica persona senza il bisogno continuo di cercare altro, meglio, di più.
Insomma, mi sono domandata che cosa deve avere un uomo per attizzarmi. E sono venuta (!) alla conclusione che in fatto di "uomo ideale" sono estremamente esigente ma semplice nei gusti:
1. Deve essere intraprendente. Gradisco se è languido, ma non se è passivo.
2. Deve farmi ridere.
3. Deve essere generoso, intellettualmente parlando, rendermi partecipe a quel che gli passa per la mente.
4. E, appunto, deve essere uno solo!
Sogno un cavaliere con la mano ferma e lo sguardo vigile. Sogno uno che non si fa sorprendere che da me. Uno che uccide per me, ma si lascia uccidere solo da me. Sogno uno che mi lascia essere e che mi tiene lontana da ogni sua piccolezza. Voglio uno che sta fermo, quando ho voglia di incidere non solo la sua pelle.
Preferisco fare a meno, piùttosto che accontentarmi.
7.11.07
Look at me when I talk to you
LOST!
fin'ora ho dovuto semplicemente inserirmi in un contesto.
reagire a qualcosa è molto più semplice che non "lanciare la prima pietra".
anche perché non ho sempre qualcosa da dire.
anzi, al momento sono anche abbastanza a corto di parole.
quindi perché non iniziare con la musica?
o appena ricevuto un CD di robert plant & alison krauss che già dalle prime note incanta.
La prima canzone si intitola "Rich Woman" e una parte del testo recita "She got the money and I got the honey" ...e io ballo da sola davanti al pc e penso magari avessi i "soldi per un uomo che mi da solo che miele" e poi "she's all mine and I'm so glad".
hell, that would be a damn'smart way to spend my money!
Love, mod