mi addormento con il portatile acceso sulla pancia. il doc mi ha dato da leggere una roba che pensavo di conoscere già. invece no.
da circa due anni e dopo un episodio houstoniano piùttosto grave la mia memoria fa cilecca. non sembra. ma è cosi. in mezzo ad un discorso e senza preavviso magari mi si chiede "ti ricordi, mod?" e io resto lì come una cretina. di solito rispondo "ah, sì, è vero. ora mi ricordo." chiaramente chi mi conosce un po' bene mi sgama subito.
inomma, ieri sera m'addormento dopo aver letto questa roba che dovrei ricordare ma invece no.
(ecco. qui bisogna che dichiari che il mio maschio preferito è quello snello, veloce, magari un po' sfugente. uno che non rappresenta una minaccia. con un sorriso disarmante e la lingua veloce in tutti i sensi. uno che non si lascia prendere facilmente)
e sogno questo:
sogno di un maschio enorme, muscoloso che ride di me.
e sogno di me che fatico a metterlo giù - ho come la sensazione che riesca solo perché lui ridendo cosi non è molto coordinato nelle sue mosse e poi sembra che mi voglia lasciare giocare, come farebbe un adulto con un bambino, altrimenti le prenderei, la sensazione è netta e inequivocabile . e m'incazzo ancora di più perché questo continua a ridere. quando cerco di mettergli le manette sono piccole per i suoi polsi, quando lo imbavaglio con le mie mutande, semplicemente li ingoia e continua a ridere, quando gli metto le mie pinze d'acciao più belle (la foto è la cosa più verosimile che ho trovato - ma dovrebbe rendere l'idea) lui se li guarda e poi scoppia ancora in quella risata genuina, divertita e irresistibile.
cioé, di solito rido anche io, ma nel sogno no. anzi, mi arrabbio sempre di più. diventa incubo se io perdo la capacità di ridere di me. e non riesco a svegliarmi.
insomma alla fine lo faccio fuori ma senza piacere. e anche qui, cazzo: di solito, quando il sogno è bello mi sveglio SEMPRE sul più bello. e qui invece me lo faccio tutto il trip: il tipo, anche da morto, mantiene un espressione divertita.
mi sveglio sotto sopra nel letto, con coperta, cuscini e lenzuola sparse. e il portatile è caduto. ma che cazzo!!!
love (mica tanto), mod
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29.9.10
13.9.09
lisbeth
ho finito anche il secondo volume.
a parte il fatto che il music-doc ha indovinato un'altra volta che questa trilogia mi sarebbe piaciuta, la lettura mi distrae totalmente dalla mia attuale angoscia più grande: ricordare.
sono sempre sopravissuta a tutti gli eventi della mia mia vita perchè avevo dei ricordi molto nitidi. sceglievo con cura poi cosa ricordare e cosa dimenticare. non è vero che i ricordi sono cose che ci restano in maniera prepotente. I "brutti ricordi" li possiamo davvero scacciare con un atto di forza intellettuale - o semplicemente con una canna e una bottiglia di tequila. E i buoni ricordi li possiamo selezionare, creandoci una personalissima "ricorditeca" che ci fa stare in compagnia di chi, ad esempio, non c'è più o di chi una volta ci era amico ma poi non più.
Ecco.
Per me ricordare è la cosa più importante.
Ora la memoria è una specie di campo minato attraverso il quale mi sto muovendo con estrema cautela: sì, i ricordi sono come le mine anti-uomo che mi assalgono e tornano in maniera totalmente disordinata. di notto non dormo. per non ricordare cosi. alla kamikaze.
mi mancano dei pezzi importanti. non ricordo cosa ho detto detto, o peggio ancora, cosa ho fatto con questa o quell'altra persona. e loro mi guardano smarriti e preoccupati oppure sono profondamente imbarrazzati oppure (e questa è più difficile da gestire) spariscono semplicemente.
lisbeth mi fa pensare solo a lisbeth.
ho letto più di 1000 pagine in una settimana. incredibile.
io sono una che di solito legge lentamente, alle volte rileggo una pagina più volte.
non amo l'atteggiamento del "fast" - ne nel food ne in nessun altro contesto che non ha a che fare con il lavoro.
ma tant'è. con lisbeth funziona cosi: tu dici "vabè, ancora questo capitolo, poi cerco di dormire". e poi c'è lei che dall'interno di questa storia mi guarda e dice "non lasciarmi da sola in questa merda".
e io resto.
a parte il fatto che il music-doc ha indovinato un'altra volta che questa trilogia mi sarebbe piaciuta, la lettura mi distrae totalmente dalla mia attuale angoscia più grande: ricordare.
sono sempre sopravissuta a tutti gli eventi della mia mia vita perchè avevo dei ricordi molto nitidi. sceglievo con cura poi cosa ricordare e cosa dimenticare. non è vero che i ricordi sono cose che ci restano in maniera prepotente. I "brutti ricordi" li possiamo davvero scacciare con un atto di forza intellettuale - o semplicemente con una canna e una bottiglia di tequila. E i buoni ricordi li possiamo selezionare, creandoci una personalissima "ricorditeca" che ci fa stare in compagnia di chi, ad esempio, non c'è più o di chi una volta ci era amico ma poi non più.
Ecco.
Per me ricordare è la cosa più importante.
Ora la memoria è una specie di campo minato attraverso il quale mi sto muovendo con estrema cautela: sì, i ricordi sono come le mine anti-uomo che mi assalgono e tornano in maniera totalmente disordinata. di notto non dormo. per non ricordare cosi. alla kamikaze.
mi mancano dei pezzi importanti. non ricordo cosa ho detto detto, o peggio ancora, cosa ho fatto con questa o quell'altra persona. e loro mi guardano smarriti e preoccupati oppure sono profondamente imbarrazzati oppure (e questa è più difficile da gestire) spariscono semplicemente.
lisbeth mi fa pensare solo a lisbeth.
ho letto più di 1000 pagine in una settimana. incredibile.
io sono una che di solito legge lentamente, alle volte rileggo una pagina più volte.
non amo l'atteggiamento del "fast" - ne nel food ne in nessun altro contesto che non ha a che fare con il lavoro.
ma tant'è. con lisbeth funziona cosi: tu dici "vabè, ancora questo capitolo, poi cerco di dormire". e poi c'è lei che dall'interno di questa storia mi guarda e dice "non lasciarmi da sola in questa merda".
e io resto.
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stig larsson
26.8.09
amnesia
staccare la spina per un po'.
io lo ho fatto per davvero.
leggendo un po' in giro....giornali, la rete, messaggi sms e guardando la cnn, non mi sembra di aver perso granche.
...ho perso solo la memoria. non totalmente ma a tratti....come dopo una lunga anestesia.
non ho ancora deciso se mi scoccia, se essere ansiosa di essermi persa qualche bel ricordo oppure se essere grata per questa specie di forced reset.
I feel like havin' kind of a virgin brain.
love, mod
io lo ho fatto per davvero.
leggendo un po' in giro....giornali, la rete, messaggi sms e guardando la cnn, non mi sembra di aver perso granche.
...ho perso solo la memoria. non totalmente ma a tratti....come dopo una lunga anestesia.
non ho ancora deciso se mi scoccia, se essere ansiosa di essermi persa qualche bel ricordo oppure se essere grata per questa specie di forced reset.
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