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8.11.10

Visioni di Vita - recensione un po' personale

tutto è iniziato con mod che ne ha veramente piene le tasche!
della settimana appena finita, del suo stato di salute, delle persone...di quelle in particolare. persone vigliacche, persone assenti, presenti, ottuse, senza cuore, superficiali. insomma la settimana scorsa è da mettere tra la "spazzatura della vita" di mod (la mia zia americana, sorella di mia madre, cioé tedesca ma che vive dal 1960 sulla east-coast la chiama "life-garbage" quando per qualche motivo la vita fa schifo!)
venerdì sera mio figlio mi dice che passa il weekend sul lago. quindi ho 48 ore d'avanti in completa solitudine (infatti non mi ha chiamato nessuno...vi rendete conto, cazzo?! 48 ore senza che squilli il telefono o il campanello!) da riempire con le cose da fare. solo che sono in uno stato di catarsi autodifensiva e quindi non ho voglia di niente.

e che cosa si fa quando il mood di base è frustrazione mescolata a smarrimento e incazzatura e ci si annoia?! bè...io lascio stare le cose veramente belle e guardo la TV. ecco. ho scoperto lo streaming da pochissimo. "Lie to me" me lo sono guardato tutto. e anche "boston legal"....uuh, e (bellissimo!!!) "walking dead", prima stagione, primo episodio.

venerdì sera decido di vedere finalmente quel serial tanto acclamato e coperto di premi da critica e pubblico che è MAD MEN. vi dico subito che non sono andata oltre il sesto episodio della prima stagione e che trovo semplicemente orribile quello show. parla di gente di plastica in un ambiente di plastica che vive una vita di plastica con emozioni di plastica e fumando una sigaretta dopo l'altra (anche le donne al nono mese di gravidanza). dopo il primo episodio in cui la nuova segretaria del grande capo carismatico va dal ginecologo per farsi prescrivere la pillola e quello le da la ricetta dicendo "però, non faccia la troietta in giro" e tra i maschi protagonisti c'è quello che mette la mano tra le cosce di donne appena conosciute cosi, perché la femmina serve per scoparla e basta e altre atrocità, mi fermo esterrefatta. vabè, penso...magari mi sfugge qualcosa. e quindi mi leggo tutto quello che riesco a trovare sulla serie. scrivono che la serie vuole dare una visione esatta fino nel minimo dettaglio di quello che era la vita nel 1960, di come era il mondo della pubblicità e di come si comportavano le persone. ok. ma ancora mi sfugge perché non dovrei vedere l'ora di guardarmi il prossimo episodio e perché ho la bile in gola....va bene, avanti il secondo episodio: le donne sono o delle puttanelle, oppure delle deficienti sottomesse oppure delle zittelle con del carattere (la proprietaria ebrea di un grande magazzino,  bellissima e non ancora trentenne e l'unica che manda a spasso il protagonista figo che tutte le donne vorrebbero farsi - impersonata da maggie siff, quella che fa la ragazza di jax in sons of anarchy, per intenderci. la spintarella per iniziare a vedere mad men me lo ha data la sua presenza nel cast!) e gli uomini continuano a comportarsi come dei neanderthaler: fica e carriera, preferibilmente ottenuti con comportamenti schifosi. ..ah...e il grande capo di tutti i capi che gira senza scarpe in azienda...un mega dio della pubblicità a quanto pare, un povero omino brutto e strano...ecco cosa pensa la mod masticando popcorn come la mucca carolina rumina l'erba. eppure: se ha tanto seguito questo serial ed è tanto apprezzato ci deve essere qualcosa...non so...QUALUNQUE COSA! terzo episodio: il protagonista che tutti pensano sia un gran figo a me sembra la classica scatola cinese. ogni volta che pensi che riveli qualcosa di umanamente interessante di sé subito dopo, per dirci che abbiamo visto male, si comporta da depresso o vigliacco o tutti e due le cose. al sesto episodio ( e ormai è sabato mattina verso le 5 e mio figlio è rientrato perché ha litigato con gli amici - secondo me non voleva lasciarmi da sola e glielo dico quindi litighiamo anche noi, merda!) decido che va benissimo che la serie non mi piace e che probabilmente ho ragione io e gli altri non vedono la perfetta superficialità della cosa (insomma: se voglio vedere come sono gli anni 60 mi vedo materiale originale dell'epoca e non questa cosa di ...PLASTICA...sì, lo so, lo avevo già detto all'inizio ma ho le palle girate, va bene?! sono le 5 di mattina e ora mi faccio un caffè!)
guardate che a me non hanno fatto ridere nemmeno le parodie che hanno fatto sulla serie e che sul tubo contano un sacco di visualizzazioni.
ragionamente finale: oggi si sa che il fumo e l'alcol a tutte le ore fanno male. le donne si sono emancipate. oggi sono come gli uomini: fanno carriera e lo fanno con la stessa superficialità, stessa vigliaccheria come i maschi. gli uomini sono gli stessi maschilisti di sempre solo che ora non lo manifestano apertamente perché delle donne ormai hanno il terrore. nelle aziende tutto è rimasto uguale: concorrenza spietata e sleale e ogni tanto ne licenziano un po' per tenere nel terrore i rimanenti. la pubblicità ancora funziona: convince la gente che cose assolutamente inutili siano assolutamente da comprare. insomma: va tutto bene!

intervallo di sonno. due ore di un riposo che riposo non è. alle sette mi faccio la doccia. e torno a letto. cazzeggiando in rete vengo catturata dall'intervista che jane adams da a craig ferguson alla late late nightshow. parla di una nuova serie TV che si chiama HUNG (in inglese vuol dire più o meno "superdotato", riferito al pene maschile). jane adams mi piace un casino. è quel tipo di donna un po' bruttina, sempre smarrita, intellettualmente d'avanti a tanti, incapace di stare in mezzo agli altri, comica e ....insomma: bellissima!

intanto beccatevi gli "opening credits"



...e mentre ascoltate la canzone (dei black keys - i'll be your man) davvero carina magari vi racconto un po'.

lui è il classico sfigato, punito dalla vita senza una apparente via d'uscita. divorziato da una biondina ex-reginetta di bellezza ora sposata con un dermatologo ricco, senza soldi, allenatore della squadra di basket (sfigata!) di un liceo di detroit a cui è bruciata la casa, non assicurata ovviamente, il che lo costringe a vivere in una tenda. ad un corso "scopri l'imprenditore che c'è in te" rivede una ex-collega di scuola un po' svitata. insomma il docente (un mago di finanza di serie z - in questo serial tutti sono un po' sfigati e brutti e smarriti! ecco perché mi piace tanto!) dice agli studenti di sfruttare quel "tool", quella cosa vincente che ognuno di loro possiede. e il nostro ray ci pensa su un po' prima di rassegnarsi alla realtà. l'unica cosa che ha di veramente vincente è un pene di grosse dimensioni. decide quindi di sfruttare questa dote diventando un escort.
1) bellissimi tutti i personaggi. specialmente ray che scopre che non basta un pene grande per soddisfare una donna pagante.
2) bellissimo la relazione fra ray e tanya (l'ex-collega ritrovata che gli farà da ruffiana)
3) bellissime le donne che chiedono i suoi servizi - non nel senso di bellezza esteriore ovviamente - o almeno, non solo
4) bellissimo vedere un uomo che per una volta DAVVERO si deve medesimare nel pensiero femminile e cercare di capire le donne. bellissimo vedere che se lo pagano lui ci riesce benissimo.
5) bellissimo lui. che fa sempre un casino ma che tutti in qualche maniera adorano.
6) ho già una vita di merda. quando guardo la TV voglio qualcosa di meglio. non di peggio di quanto non stia già!.
7) uno cosi? bè, sì. ci farei un pensierino anche io. si spendono tanti soldi per talmente tante cose inutili....

ecco dove trovare tutti gli episodi IN ITALIANO!!!!
http://www.megastreaming.biz/category/streaming-serie-tv/hung-ragazzo-squillo/

love, mod

p.s. hey, it's not about you, ok?!

8.6.10

docmovie - valhalla rising



non conosco un cazzo del cinema.
non conosco il tizio che lo ha girato.
non so un cazzo della "acclamata trilogia di pusher" che il regista avrebbe fatto.
non so mai un cazzo di niente di queste cose
che "bisogna sapere" -
un po' me ne vergogno che sono una caprona lenta e chiusa a non volerne sapere.

so solo quando una roba mi piace. e quando no.
e poi so quando una roba mi prende dentro.
ecco. questo film qui, doc, non me lo dovevi dare, cazzo.
questo film qui diventerà mantra. rituale. fetish.
è il terzo pezzo di una specie di santissima trinità.
prima mi hai dato da leggere la trilogia di magdeburg
(e come al solito, anche allora, non te ne è fregato una cazzo se stavo
abbastanza bene per sopportare l'emozione di leggere
di cose che vedevo da sempre nei miei sogni che altri definirebbero incubi.
Invece tutti gli altri sempre in punta di piedi. mi facevano cosi tanta paura...loro, mentre tu con le robe che mi davi e che mi dai mi fai capire che va tutto bene - e che non sto per morire!)

poi dopo mi dai il film in cui un ragazzino biondo con la pelle bianchissima
fa amicizia con una ragazzina strana che viene fuori a giocare solo di notte.
e ora questo.
ma tu che cazzo vuoi da me? che muoia di un orgasmo al cuore?
non ridere, doc, si può MO-RI-RE davvero di troppa emozione, di troppa bellezza e di troppa verità che non ha bisogno di parlare tanto. e tu lo sai bene.

tu magari ora dici "cazzo c'entrano le tre cose che hai scritto - non hanno nulla in comune."
per me sì invece. parlano delle cose di cui mi importa, parlano di quella che vorrei essere, mi dicono che non sono io quella strana ma tutti gli altri.
non è che tu mi dai queste cose e io li guardo, li leggo o li ascolto per poi dimenticarli.
io non CONSUMO.
io mi UNISCO a loro.
diventano una parte di me - una gamba, un orecchio....o in questo caso....un occhio. :)
quindi ora mi devi dare il tempo di metabolizzare....ah....e volevo dirti: fatti crescere la barba. sarai ancora più bello.

love, mod

p.s. consiglio il film a gio perchè si immerga in un mondo dove non è la forza fisica a farti sopravvivere ma la forza di sopportare e di capire quando è il momento di agire e dove la bruttezza è la vera bellezza!!! consiglio il film a milo perchè la natura che vedrà gli darà sollievo per un pochino. consiglio il film a colei che ....perchè lo so IO perchè. consiglio il film ad unwise perchè cosi gli prendo le misure. consilgio il film a chiara perchè cosi mi vede in una altra dimensione. consiglio il film a elvezio perchè cosi impara qualcosa! ;-) consiglio il film a dilaudid perchè cosi vede che ci sono deliri buoni. consiglio il film ad alessandro perchè ancora non gli ho fatto le carte - cosi passa il tempo. consiglio il film a Tom perchè cosi si ricorda come eravamo una volta.
agli altri non so. non credo sia un film "per tutti". se piace a me....

13.5.10

HARD CANDY

ho visto questo film. 2 volte. con una pausa lunga in mezzo.
io ho due chiodi fissi sempre in mente: "la caccia" e "la vittima che si trasforma in carneficie".
il primo chiodo è semplicemente un gioco, il secondo no - il secondo è il resultato di una esperienza diretta, quindi reagisco come la benzina ad un fiammifero acceso a certi trame di film.
ecco, la trama.
(non ho voglia di fare il riassunto, leggetevi le info qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Hard_Candy_%28film%29. Inoltre ci sono vari pezzi su youtube e tutti hanno la funzione "embed" disattivata. in italia il film non è mai arrivato nelle sale. lo si può prendere solo a noleggio. neanche si vende.)
è la favola di cappuccetto rosso. capovolta. metaforicamente parlando la ragazza in questo caso va nel bosco di proposito, ma non per andare a trovare la povera nonna malata, bensì per dare la caccia al lupo cattivo (un bello e giovane fotografo di moda di successo) che secondo lei ha abusato e poi ammazzato una sua amichetta.
se leggete le critiche in tutte le lingue leggerete cose come "disturbante", "agghiacciante", "terrificante"...insomma leggeteveli se vi va.

io non ho pensato o provato nulla del genere.

per me il film ha raccontato il tema della pedofilia e dell'abuso sui minori in maniera pura, non inquinata, o meglio dire, influenzata dalle tante cose dette sull'argomento in precedenza da scienziati e esperti che però non potranno mai veramente cogliere e mettere dentro leggi e regole il "fattore umano" sia dalla parte dellla vittima che dalla parte del carneficie della facenda.

il film poi non da spazio ad alcuna trattaviva. la ragazza è determinata, matura, intelligente - quando nel film "fa la bambina" risulta quasi artificiale e ridicola - lei ha un progetto ben pianificato e lo porterà a termine senza alcun rimorso. molto semplicemente.

Il fattore disturbo di cui avvertono i vari critici, mi pare di capire, deriva da due aspetti: nel film non viene mai fuori chiaramente se il fotografo è colpevole o meno e poi la ragazza (bravissima l'attrice - sembra la sorella minore di Lisbeth Salander) con il suo atteggiamente farà pensare a più di uno spettatore (uomini e donne) che non sono i "bambini" che devono essere protetto dagli adulti ma viceversa e che la "pedofilia" è un argomento dove è lecito "interpretare" i vari aspetti legali, morali, pratici. il film tenta lo spettatore di permettersi di pensare che ci sia spazzio per una specie di trattattiva (per esempio: ma a 14 anni una bambina è una bambina oppure può sedurre un adulto che se cede però non è da colpevolizzare...poverino?)
per lo "spettatore innocente" (ma esiste?!) che non è mai venuto a contatto diretto con il tema della pedofilia, ma ne legge solo sui giornali effettivamente questo film sconvolge. sconvolge più che altro che "l'innocenza" sembra non esistere.
ma per chi ha vissuto o vive sulla propria pelle o per chi ha commesso o commette degli atti di abuso sessuale, secondo me guarda il film indovinando la prossima scena e sentendosi perfettamente a casa in quel racconto reso claustrofobico e senza via d'uscita dalla sceneggiatura che è un vicolo stretto, quasi coatto e senza un percorso alternativo.

quello che ha spaventato me di questo film è che mi sono immaginata l'uomo pedofilo che va al cinema, guarda questo film e ne esce aguerrito, pensando che "allora le ragazzine se le cercano e vanno pure punite".
quello che mi ha toccato profondamente, invece, è il visino pulito della ragazzina che sembra avere la febbre per quanto è presa dalla sua missione e dalla volontà di non lasciarsi vincere dalla situazione - che ovviamente è troppo grande e terrificante per lei - mi ha colpito dritto al cuore la sua apparente freddezza nel compiere le azioni sull'uomo. una freddezza piena di paura, terrore e smarrimento.

mi è rimasto in mente la frase su wikipedia che recita che il film si basa su una cosa realmente accaduto in giappone dove un gruppo di ragazzine sistematicamente "catturava" uomini di una certa età per accanirsi contro loro. il mio mondo sembra entrare in una specie di centrifuga quando leggo cose del genere e ho quel freddo che avevo quando avevo 6 anni. non si può guarire e non si può dimenticare. non si può mai diventare veramente adulti - si resta prigionieri di quella infanzia frantumata.

il film me lo ha segnalato il Doc che mi conosce molto bene e che si rifiuta da sempre di trattarmi da "malata" di ogni genere. la mia gratitudine in questo senso non ha limiti.

8.9.09

MILLENIUM - recensione - prima parte

Ho finito il primo volume.
“uomini che odiano le donne”
Ripeto, è un titolo del cazzo.
Ma dopo averlo letto (con una velocità, per me, supersonica: 2 giorni e ½),
mi rendo conto che per Stig era l’unica maniera chiamarlo.
Mi ha fatto impazzire il suo dilungarsi iniziale sulle richieste del vecchio Vanger. Tanto sapevo che Lisbeth avrebbe subito qualcosa di brutto e che avrebbe reagito e anche che erano Lisbeth e Mikael che dovevano incontrarsi. Ho pensato ad un abile gioco del tipo “tease and denial” di Larsson, constringendomi a leggere la storia di Harriet che, con il senno di poi, solo inizialmente risultava legnosa.
La violenza perpetrata a danno delle donne è il tema principale - ecco che il titolo funziona.
Subito dopo però c’è il tema del sesso. Fra uomo e donna. Fra donne. Fra uomini. L’incesto. Le uccisioni per sadismo. Insomma il sesso viene illuminato, esaminato e descritto in tutte le sue sfumature e non sempre mi piace.
Ma viene raccontato anche di come funziona il sesso anche quando le persone non funzionano. E questa mi ha dato da pensare.
Lisbeth è una persona senza età e senza sesso – un essere che deve aver subito cose tremende per essere ancora lì dopo quello che le fa l’avvocato. Deve aver subito cose innominabili per poter mettere in scena la vendetta su di lui. Confesso che ho vomitato dopo aver letto l’abuso fatto ai suoi danni. E ammetto anche che quando si capiva (una pagina prima) come si sarebbe vendicata, ho tirato fuori la mia lama migliore, come un tifoso della Juve terrebbe pronto la trombetta allo stadio. Mi ha dato piacere fisico leggere la disfatta dell’orco.
Mikael, invece, è pure lui una persona con un rapporto a dir poco disturbato con le donne. La cosa che lo fa passare per normale è che è estremamente affascinante e bravo a fare sesso. Ma in realtà lui si fa prendere il cuore da Lisbeth perché la capisce e se la capisce – bè, un po’ le deve anche assomigliare.
Mi ha sorpreso che l’autore, una volta che li fa finire lì a farlo non ci ricompensa con la descrizione altrettanto minuziosa del loro amplesso dopo che ci siamo beccati la violenza e le sevizie su Lisbeth in ogni particolare. Mi sono….come dire….offesa. Mi spettava di diritto, cazzo. Ho visto che su youtube girano le prime immagini del film appena uscito. Non li ho guardati. Voglio prima finire gli altri due libri.
C’è una parte precisa, di pochissime righe, che è la mia preferita. E non c’entra nulla ne il crimine attroce, ne il sesso. Ma è una scena in cui mi identifico totalmente con Lisbeth. La dirò a chi so io.