ho dormito.
5 ore di fila.
mi alzo alle 6.
vado in bagno.
allo specchio vedo una
che sembra venire fuori da una battaglia.
in fondo è cosi.
tracce di sangue sotto il naso che
si perdono sotto il mento.
sotto gli occhi i resti del mascara nerissimo
che ho applicato ieri per la prima volta dopo tanto.
ciglia non ancora lunghe.
ieri uno m'ha detto:
già non sei un gran che
ma sei bravissima a renderti ancora più brutta.
e io ho pensato che è vero.
ci ho messo tanto a diventare cosi brava, cazzo.
mentre sono lì seduta
mi accorgo che non ho fatto sogni.
ne brutti ne belli.
che bello.
i miei capelli hanno cambiato colore.
un biondo scuro lucido come qualcosa di metallico.
sembro un porcospino.
bevo il caffè sul terrazzo.
i vigneti sono malinconici.
ha piovuto tanto e c'è quell'odore particolare.
mi fa venire voglia di riempire i polmoni.
mikael.
è l'uomo che fa per lisbeth.
il terzo libro è bello.
non ha un happy end.
ma un just end.
finisce che lisbeth e lui saranno amici per sempre.
e la cosa mi fa piangere per quanto è bello.
mikael non costringe.
non pretende.
non controlla.
non giudica.
in compenso scopa con spensierata determinazione
qualunque femmina che, contando fino a tre, non si è messa al sicuro sopra un albero.
io lo so come si sente lisbeth.
ce l'ho anche io uno cosi.
lisbeth non solo si sente al sicuro.
ma lo è.
ora il film.
credo che lo vedrò in compagnia.
non c'è nulla di certo.
ma anche solo pensarlo
non è male.
love, mod
p.s.: il 1000simo visitatore, cazzo. ci siamo. fatti vivo/a. ho promesso il premio. c'è. mantengo sempre la parola.