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17.6.10

modpolitik - quando la mod capì che anche il tradimento in italia è tutta un'altra cosa

il tradimento è forse la cosa che detesto di più.
il significato della parola non è definibile - modificabile a seconda del caso.
non esiste il tradimento "a fin di bene".

stamane alle 6 sono fuori in macchina. non riuscivo proprio a dormire - e poi sono sempre stata mattiniera per natura. mi prendo i soliti due giornali, uno che la pensa come me e un altro che la pensa al contrario. era il metodo del nonno per avere una informazione "equilibrata". non che sia mai possibile in italia - qui nulla è mai in equilibrio. penso sia una questione geo-genetica-culturale, accentuato dal momento politico.

la prima cosa che mi colpisce è questa storia di tale spatuzza, pentito di mafia, che ora, grazie ad una commissione blablabla, avrebbe perso il diritto di essere protetto dallo stato contro quelli che lui, spatuzza, ha tradito e che sicuramente ora cercheranno di farlo fuori.

leggo e penso. giro in rete. leggo la storia di questo qua, qualche articolo sui "pentiti" in generale. mi faccio il caffè. lo bevo in terrazza. ieri ha piovuto tutto il giorno. bellissimo! amo i contrasti: pioggia in estate. sole in inverno.

insomma penso che uno stato che prima fa parlare un delinquente (assassino di un prete) promettendogli protezione per poi dirgli che "gli scade il diritto a questa protezione, perchè non ha tradito secondo le regole di questo stato" sia una cosa peggiore di tutte le altre che sono capitate e stanno capitando negli ultimi tempi.
personalmente credo sia profondamente sbagliato basare una indagine sul tradimento. sono dell'idea che una persona che tradisce, indipendentemente dal fatto da che parte stia, non sia affidabile e usare la parola "pentito" o "collaboratore di giustizia" al posto di "traditore" è solo un modo per fare sembrare meno pesante il concetto. credo però anche che, una volta deciso di avvalersi di quello che queste persone hanno da raccontare, loro vanno protetti in ogni caso. ascolto quel ragazzo che ormai sembra quasi un vecchio che ha scritto gomorra - resto colpita dall'equilibrio che lui riesce a mantenere nonostante la vita che deve fare...ha neanche 30 anni mi pare e un sorriso che rivela una dolcezza che lui forse non vorrebbe fare vedere a nessuno.

poi leggo sulla questione di una fabbrica della fiat in campania...non ricordo il nome ora. praticamente TUTTI i sindacati salvo uno, cioè sono quelli che devono per definizione tutelare i diritti dei lavoratori, hanno firmato una specie di contratto in cui i lavoratori si dichiarano d'accordo di lavorare alle stesse condizioni dei lavoratori in polonia (per evitare che la fiat porti il lavoro di quella fabbrica proprio in polonia) rinunciando ai diritti faticosamente acquisiti nel corso di anni di lotta. l'accordo inoltre sarebbe anticostituzionale.
c'è un unico sindacato (piccolo) che ha rifiutato la firma. davide contro golia.
ma come è possibile che i sindacati fanno comunella con gli imprenditori (tra l'altro ho letto una volta una intervista, non mi ricordo bene....ad un giornale canadese, mi pare, di marchionne in cui sosteneva più o meno senza mezzi termini che in italia la fiat fa quel che vuole, perchè è comunque e sempre sostenuta dallo stato - indipendentemente dal governo del momento.)

all'Aquila la gente è in strada per dire che non si è fatto nulla di quello che era stato loro promesso o pochissimo. la cosa che ha colpito me è questa storia di dover pagare il mutuo per case ormai distrutte - ma le assicurazioni?!?! e poi questa cosa delle tasse che al momento della tragedia furono sospese ma ora lo stato li rivuole tutte in un colpo. ma la gente che dovrebbe pagare queste tasse non ha nel frattempo creato fatturato che richiederebbe il versamento di una tassa. insomma non capisco: pagare le tasse su che cosa???

si son fatte le 8 e mezza. rileggo e pubblico. non che mi aspetti nulla. chi mi legge la pensa già come me. e gli "altri"? bè, ormai sono irragiungibili, quindi il mio è solo lo sfogo inutile di una privata cittadina.