Ho finito il primo volume.
“uomini che odiano le donne”
Ripeto, è un titolo del cazzo.
Ma dopo averlo letto (con una velocità, per me, supersonica: 2 giorni e ½),
mi rendo conto che per Stig era l’unica maniera chiamarlo.
Mi ha fatto impazzire il suo dilungarsi iniziale sulle richieste del vecchio Vanger. Tanto sapevo che Lisbeth avrebbe subito qualcosa di brutto e che avrebbe reagito e anche che erano Lisbeth e Mikael che dovevano incontrarsi. Ho pensato ad un abile gioco del tipo “tease and denial” di Larsson, constringendomi a leggere la storia di Harriet che, con il senno di poi, solo inizialmente risultava legnosa.
La violenza perpetrata a danno delle donne è il tema principale - ecco che il titolo funziona.
Subito dopo però c’è il tema del sesso. Fra uomo e donna. Fra donne. Fra uomini. L’incesto. Le uccisioni per sadismo. Insomma il sesso viene illuminato, esaminato e descritto in tutte le sue sfumature e non sempre mi piace.
Ma viene raccontato anche di come funziona il sesso anche quando le persone non funzionano. E questa mi ha dato da pensare.
Lisbeth è una persona senza età e senza sesso – un essere che deve aver subito cose tremende per essere ancora lì dopo quello che le fa l’avvocato. Deve aver subito cose innominabili per poter mettere in scena la vendetta su di lui. Confesso che ho vomitato dopo aver letto l’abuso fatto ai suoi danni. E ammetto anche che quando si capiva (una pagina prima) come si sarebbe vendicata, ho tirato fuori la mia lama migliore, come un tifoso della Juve terrebbe pronto la trombetta allo stadio. Mi ha dato piacere fisico leggere la disfatta dell’orco.
Mikael, invece, è pure lui una persona con un rapporto a dir poco disturbato con le donne. La cosa che lo fa passare per normale è che è estremamente affascinante e bravo a fare sesso. Ma in realtà lui si fa prendere il cuore da Lisbeth perché la capisce e se la capisce – bè, un po’ le deve anche assomigliare.
Mi ha sorpreso che l’autore, una volta che li fa finire lì a farlo non ci ricompensa con la descrizione altrettanto minuziosa del loro amplesso dopo che ci siamo beccati la violenza e le sevizie su Lisbeth in ogni particolare. Mi sono….come dire….offesa. Mi spettava di diritto, cazzo. Ho visto che su youtube girano le prime immagini del film appena uscito. Non li ho guardati. Voglio prima finire gli altri due libri.
C’è una parte precisa, di pochissime righe, che è la mia preferita. E non c’entra nulla ne il crimine attroce, ne il sesso. Ma è una scena in cui mi identifico totalmente con Lisbeth. La dirò a chi so io.
3 commenti:
Ne hai tutte le capacità, sono con te...sempre.
Ti leggetò con vero piacere..
Ciao Mod,
ho letto i primi due libri dei tre che compongono il ciclo.
Condivido, ma solo in parte, il tuo commento.
Lisbeth è una donna che appartiene al genere speciale di chi rifiuta di essere uguale agli altri, semplicemente perché è "superiore".
Questo è il suo vero fascino.
Poi essendo umana e non vulcaniana tutto si rende uguale.
Ma non importa. Nel giro "giusto" gente come lei esiste davvero...
Non ti dico nulla del secondo libro, che ritengo superiore al primo, solo perché la "potenza" di Lisbeth viene fuori a pieno.
Come i veri motivi che la determinano.
Non ti dico altro, ma hai ragione quando parli di qualcosa di "terribile" nella sua storia.
Per quanto riguarda Mikael, condivide solo una cosa con Lisbeth: la solitudine nel profondo dell'animo.
Il terzo libro ho cominciato appena a leggerlo. Non sopporto di vivere altra sofferenza, compresa quella virtuale per una donna che non esiste come Lisbeth; perché se esistesse non potrei fare altro che innamorarmi e morire per lei.
Non credo che finirò mai il terzo volume.
Buona vita Mod.
la descrizione minuziosa di Lisbeth e Mikael, secondo me, non c'è perché lui le ama le donne e non le odia affatto ...
;-)
buon mercoledì
p.s. vedo che abbiamo letture in comune
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