l'altro giorno il doc parlando mi dice "sai, ho visto un film ieri che mi ha veramente disturbato - martyrs....
lui fa sempre cosi. mi butta lì un osso, sicuro del fatto suo. sicuro che io lo prendo. passo la serata a guardare su youtube http://www.youtube.com/watch?v=yEbFekGA_DM - leggo le recensioni (anche se quelle di solito m'annoiano a morte e poi il mio critico preferito è appunto il caro, vecchio doc, che non ne sbaglia una). insomma riesco a procurarmi una brutta copia in lingua originale e oggi pomeriggio dopo una cavalcata bellissima con nuotata finale nel lago sono stanca abbastanza per guardarlo senza fare stronzate dopo.
ho visto tutte le cose che apparivano nei miei peggiori incubi da ragazza, ma anche da donna adulta. e lo ho trovato in un strano modo confortante. ho guardato tutto. ogni scena. tanto sapevo già la prossima.
io sono Lucie nei miei incubi ed Anna nella vita. Già, la vita.
La vita è la vecchia del film che vuole sapere cosa ci sia dopo la morte. la vita è la vecchia che causa tutto questo dolore e la sofferenza delle due ragazze e altre vittime in maniera cosi fredda e senza alcuna emozione. la vita è cosi: le cose brutte che ci fa ce li causa senza alcun motivo apparente - senza emozione. ma la cosa bella è che anna la sconfigge la vecchia (o la vita?) dicendole che dopo la morte non c'è null'altro. che tutto finisce lì.
non bisogna sconfiggere la morte infatti - è la vita che va sconfitta.
che non ci sia niente dopo. ne dubito però.
e il doc lo sapeva che mi sarei ritrovata!
lo sapeva e come.
2 commenti:
Anche a me ha disturbato. Molto. Quasi pentita di averlo visto. E non ho colto la metafora della vita e della morte. Piuttosto l'atrocità dell'indifferenza verso la vita ed il dolore altrui.
Eppoi, Mod, il troppo è troppo. Alcune scene non si possono guardare.
Lara
il troppo.
hai ragione.
il mondo ne è pieno.
di cose che sono "troppo".
è soggettivo comunque.
il non poter guardare delle scene è una difesa naturale credo. molto umana.
succede anche a me.
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