19.3.08

One Way - Senso Unico

Film non bello - di più!
Anche se la trama nell’insieme non regge sempre, resto letteralmente folgorata da alcune scene. Il protagonista della storia è un giovane direttore creativo di una agenzia di pubblicità nel pieno della sua forza creativa in ogni aspetto della vita. Infatti lo vediamo all’inizio chiedere la mano della figlia del proprietario dell’agenzia che gli dice “sì, se riesci a prendere quel tale cliente importantissimo”, poi lo vediamo mentire con molta naturalezza alla futura moglie (“vado a correre) per vederlo poi con altrettanta naturalezza scopare la moglie del vicino sulle scale di casa. Ovviamente questa scopata quasi gli costa la sua posizione in agenzia, perché arriva tardi all’appuntamento con il cliente importantissimo di cui sopra. Ma niente paura! Lui improvvisa una geniale presentazione, conquistando il cliente.
Insomma ci facciamo l’idea di un bad guy molto desiderabile e divertente.
Cambio scena. Eddie, cosi si chiama il nostro ragazzo cosi pieno di spontaneità, a pranzo con la sua chief copy. Una ragazza giovane con un passato pieno di violenza tremenda e non del tutto limpido. Lei è “solo la sua migliore amica” – vuol dire non hanno mai fatto sesso. Lei lo esorta di smettere di scopare in giro, ora che è ufficialmente fidanzato e lui risponde “quando sarò sposato smetto - lo sai che ne ho bisogno”.
Fino a questo punto Eddie è una “simpatica canaglia”, che, personalmente, eviterei di portarmi a letto, ma come amico è divertente e dolce e leale.
Poi però la storia prende una brutta piega. La ragazza viene violentata brutalmente dal fratello psicopatico della fidanzata di Eddie.
E qui si vede un altro Eddie che si trasforma in un vigliacco che, nonostante qualche debole senso di colpa tradisce l’amicizia per un posto al sole. Lascia la (da lui dichiarata tale) migliore amica da sola e non solo – giura anche il falso in tribunale per salvare il violentatore, che, a sua volta, ricatta Eddie con delle foto che lo ritraggono con le sue varie amanti, “perché non è capace di tenersi l’uccello nei pantaloni”.
Questo è l’inizio della caduta di Eddie che alla fine perde tutto o quasi a causa della sua debolezza di carattere.
Due le mie scene preferite. Nella prima la futura moglie di Eddie lo costringe ad andare a correre insieme a lei (che è allenatissima) per provare che le ha sempre mentito quando diceva “vado a correre, torno presto”. Che bello vedere la biondina un po’ naif trasformarsi in una donna con le palle e …..due gambe velocissime.
La seconda scena è la terribile vendetta della ragazza violentata sul suo aggressore. Ingredienti della scena: una Audi 8, un paio di manette d’acciaio, uno strap-on di lusso con tanto di catene scintillanti, una pistola di grosso calibro e una ragazza determinata.

Io avrei voluto, ovviamente, il ruolo della ragazza vendicatrice!
Ripeto, il film di per sé non sarà ricordato a lungo, ma tratta dei temi che mi coinvolgono da sempre. L’amicizia e le sue leggi. Il sesso che è quasi sempre una disgrazia nella vita delle persone. Il perdono e la vendetta che non possono coesistere, o sì?

Colonna sonora di Keane. Molto bella la sua canzone “Try again”.
A proposito…..”One Way” vuol dire senso unico – perchè non si può tornare indietro. Quello che è detto è detto. Quello che è fatto è fatto.

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