guardatevi questo video dei black keys che Doc adora ...eppure io, cazzo.
http://www.youtube.com/watch?v=TLSpj7q6_mM
poi.
sul lago le cose vanno sempre e solo in due modi. o stai in compagnia, ti diverti e torni a casa tardi e un po' brillo oppure ti incontri, ti piaci, bevi una roba più per il fatto che non è carino saltarsi adosso dopo due minuti che ci si vede per la prima volta.
ecco.
la seconda va bene per una come me (che cazzo si era detto a proposito dell'impazienza? ma non avevo dato una cazzo di perla della mia immensa saggezza?!)
insomma.
la commessa si presenta in jeans, maglietta e tacchi alti. è bellissima. fa caldissimo. sono stanchissima. e più che altro vorrei infiliarle la lingua in bocca per sentirne il sapore. ci sediamo in un bar, fuori sotto la pergola. siamo alte uguali e quando arriviamo tutti ci guardano - anche se lei è molto più bella di me.
lei è seria, non parla tanto. io nervosa, eccitata. la voglio proprio subito.
inizio a parlare. le chiedo le solite cose. lei risponde e dopo poco le spunta un sorriso malizioso.
"senti, lo so che forse non è giusto da fare cosi dopo mezz'ora...."
"cosa intendi?" (la mod freme - ha capito - non ci crede)
"ce ne andiamo in un posto più tranquillo?"
abbiamo finito per fare sesso in macchina, cosa che non avevo mai fatto prima nemmeno con mio uomo che non c'è più. tre ore di baci carezze, lingua, calore, mani ovunque ed acrobazie di cui non mi credevo capace.
e pare che non sia stato un one night stand on the fucking lake. ci chiamiamo, messaggiamo (roba dolcissima che non ci crederete), e ci siamo già reviste ieri sera. cena e parlare. di noi.
credo che mi innamorerò.
love, mod
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14.4.11
13.11.10
L-words - parole che iniziano con la L
Il sapore della sua pelle mista al profumo mi ha fatto impazzire in quella piazza e fanculo se le coppiette si fermavano a commentare: due ragazze che si baciano nel freddo di questa città, qual è il vostro problema?
La serata inizia con una birra in un locale lesbico, la speranza mia e sua è di trovare e conoscere altre ragazze: non voglio stare sola con lei, non so perché ma non voglio. Invece siamo solo noi due a tentare di conversare in inglese, perché lei con l’italiano ci fa ancora a botte e io il francese lo ho cancellato anni fa, a fumare sigarette una dopo l’altra, a ridere, a conoscerci. Alla fine della prima birra so che è fidanzata ma nel suo paese. All’inizio della seconda lei sa che mi piace una donna non poco più grande di me e io so che piace anche a lei. Alla fine della seconda birra io so che lei mi vuole e che io la voglio, ma ora cazzo, non domani, non un altro giorno, la voglio ora. Mi tremano le gambe.
Usciamo. Voglio baciarti. Ti bacio. Ho l’adrenalina che mi stordisce più dell’alcol. È la prima volta, non ho mai baciato una ragazza, vorrei mangiarti lì per lì ma ho paura. Assaporo le tue labbra, il tuo collo, ti stringo, ti controllo. Una coppietta si ferma a guardarci, non hanno proprio un cazzo da fare, e noi riprendiamo a camminare e parlare inglese, sembro una guida turistica. Mi fermo ancora e ti tiro a me, non ti voglio dare il tempo di pensare, ho voglia della tua bocca, ho voglia di te. Te ne devi tornare a casa oggi? Sì, stasera sì.
Ti porto in uno dei luoghi che più amo in questa città, vuoi fare la grande e offrire tu da bere e discutiamo, ma poco, non ho voglia di perder tempo. Una birra, poi una cheesecake, poi un'altra birra. Ti porto in una strada poco frequentata, non sono figa quanto pensi, la paura di esser vista la ho ma faccio finta di niente. Ti spingo verso il muro, ci confondiamo nell’edera che lo ricopre. Vorrei sentire il calore della tua pelle ma non so ancora come giocare. Ho lo stomaco sotto sopra, andiamo avanti fermandoci ogni due per tre, io non ti so resistere, tu nemmeno.
Ci fermiamo in una piazzetta. Sono seduta e ti tiro a me. Il mio campo è il tuo collo, lo lecco, lo bacio, lo mordo, prima piano, poi divento vorace, poi rallento. Passo la mano sulla tua pancia, sulla schiena, sotto la maglia direttamente sulla tua pelle morbida, sul tuo piccolo seno. Ti prendo con entrambe le mani, ti stringo a me, non puoi fuggire neanche volendo, ma so che comunque non lo faresti. Sento il tuo respiro che cambia, so che effetto ti fa. Sfioro la parte interna della coscia, mi avvicino al tuo punto proibito, poggio la mano a pochi centimetri. Tu mi fermi, odi e ami questa piazza, non mi fai andare avanti. Ti do ascolto ma poi ci riprovo e di nuovo ancora. Voglio farti impazzire. Ci godo a farti impazzire. I’m a little bastard, I’m fucking your mind. But I’ll fuck you.
(ricevo questa mail stamane. non ho idea di chi sia. potrei informarmi, capirci di più. ma perché rovinare una cosa perfetta?! la pubblico cosi come mi arriva. ricordo esattamente il momento mio. quella volta che ho baciato un'altra donna. era una delle mie professoresse al liceo. aveva 10 anni più di me e la ho sedotta - con la stessa energia, con lo stesso desiderio e lo stesso chi-se-ne-frega-del-dopo-e-delle-conseguenze che si legge nel testo di cui sopra. era una sensazione fortissima. anche io mi sentivo mancare la terra sotto i piedi. la scoperta del potere seduttivo. la scoperta che il proprio desiderio c'è. stava solo dormendo. la scoperta che ce n'erano altre come me. alla te che mi hai mandato questo testo dico che sei sulla giusta strada. e di non temere nulla....and that you are fucked, too!
siate magnanimi: commentate come se fosse roba mia. commentate, ricordando il vostro primo vero bacio!)
love to the unknown beauty, mod
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