ho già scritto sul dolore e cosa è per me.
ma dopo questa notte
devo aggiungere un dettaglio.
non è che mi piace far soffrire qualcun altro
(con reciproca soddisfazione, s'intende)
per dimenticare il dolore che alle volte devo sopportare
nella vita reale.
mi piace proprio e solamente per uno stupidissimo motivo.
farlo a qualcun'altro sembra ridarmi un po' di dignità
quando, come questa notte, ho dato il peggio di me.
lamentandomi e piagnucolando.
quindi ho deciso.
antidolorifico! mi ci vuole. e potente anche.
dopo chiamo Katia.
lavora qua sotto.
fa l'estetista.
è maneggevole e spavalda al punto giusto.
e adora essere "celofanata" con seguente gioco di lama.
...il dolore o lo domini appena accenna ad arrivare, altrimenti ti domina lui - e se perdi quel momento in cui ti devi concentrare a non farlo arrivare al midollo si fa la figura, appunto, della smidollata. che palle!
5 commenti:
Il dolore non lo sopporto. Mai. Parlo del dolore imposto senza richiesta esplicita...
Filosofeggiando credo che il dolore ( sempre quello imposto senza richiesta) sia la manifestazione fisica del Male. Ti consuma fino a svuotarti, ti impedisce di usare la testa, ti imbruttisce: in pratica non ti fa vivere.
Per cui credo che esso vada combattuto in tutti i modi possibili: nel momento in cui elimineremo il dolore dal mondo , avremo molte più risorse dda utilizzare per concentrarci sulla Vita.
Amen!
Lascia stare Dio: non c'è ne bisogno
lo farei più che volentieri.
ma è lui che non lascia stare me.
;-)
Il dolore spesso è il migliore insegnante e come tutte le cose nella vita a volte va ascoltato.
Se lo combatti sempre, se lo consideri un effetto voluto da qualcuno e non quello che è, una causa indipendente, rischi solo di dargli più potere su di te.
Chi conosce gli altri piò essere forte.
Ma solo chi conosce in tutto e per tutto se stesso è potente.
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