22.1.10

sette mosse sbagliate e una canzone giusta

ieri sera ho acceso la tv.
prima mossa sbagliata.

ho scelto rai uno.
seconda mossa sbagliata.

telegiornale delle 8 e non ho spento.
terza mossa sbagliata.

cambio canale. scelgo la cnn
quarta mossa sbagliata.

chiamo un amico che sa cosa succede davvero a haiti.
quinta mossa sbagliata.

sono esausta. e sento la nausea. decido di bere qualcosa.
sesta mossa sbagliata.

vado a letto. sono soltanto le 9.
settima mossa sbagliata.

EXTENDED VERSION:

la informazione nella tv italiana fa cosi schifo che neanche la birmania!

pago il canone perchè mi si tenta di lavare il cervello (ahahahah!) anche con le notizie in apparenza più innoque. ogni notizia viene usata o per osannare chi commanda o per denigrare chi no. è cosi trasparente tutto questo ed è cosi imbarrazzante che solo una parte della gente si indigna. penso che si salva rai 24 news. forse. parlo di telegiornali, non di altri programmi tv (mi tocca cmq ognitanto guardare quell'antipatico di santoro, che avrebbe avuto una ruolo da protagonista ...tipo durante la rivoluzione francese, e poi quell'altro che non si capisce mai un cazzo perchè tutti si urlano addosso....come cazzo si chiama... già non me lo ricordo più - comunque li guardo su youtube, perché tutta una trasmissione non la reggo).

torno dall'estero e l'impatto è fortissimo. decido che continuerò come prima: se voglio sapere cosa succede in Italia leggo la stampa estera. ma voglio davvero sapere....?!

la cnn parla di haiti. e di quanto sono campioni mondiali nella gestione delle catastrofi umanitarie gli americani. sì, talmente campioni che l'altro giorno un volo cargo di medici senza frontiere ha girato sopra l'aeroporto di port-au-prince senza poter atterrare. Motivo della negata autorizzazione all'atterraggio da parte dei campioni mondiali della gestione delle catastrofi umanitarie: non potete e basta! insomma, pensa la mod, non basta un presidente nero con un bel culo e l'eleganza di un giovane cary grant per cambiare quelle teste di cazzo. bisognerà avere tanta pazienza per vedere il "change" promesso.

quando chiamo andrea, amico di sempre e medico chirurgo presso una delle più grandi organizzazioni non governative, mi risponde in maniera frettolosa. "mod, ho da fare, che vuoi....no, scusa, bentornata.....come stai?" insomma mi dice che, nonostante lo avevano messo a fare "gestione dalla scrivania" per via di un brutto incidente 5 anni fa, ora lo faranno partire, perché serve gente che sa amputare in maniera veloce e che riesce a stare calmo anche quando la tragedia è di dimensioni inimmaginabili. servono i veterani. mi dice che quelli più gravi verranno portati all'estero, forse anche in italia. "può darsi che ti chiederemo di venire per tradurre" - mi racconta quello che i colleghi che sono già lì hanno scritto via mail - ho la nausea. mi viene una grande rabbia. siamo cosi impotenti. mi verso da bere. vodka che ho comprato lassù sull'isola. lo butto giù e poi un'altro. insomma dopo due minuti sono ubriaca. non sono abituata a bere.

vado a letto barcollando un po' che sono soltanto le nove. cazzo, alle 5 sono già in piedi. in cucina m'accorgo che il coso....la caldaia è rotta. niente riscaldamento. niente acqua calda. ci sono 14 gradi in casa. sublime. ma il caffè è buono e caldo.


penso che tutto sommato quando si è malati o in cura per guarire si vive benissimo. si è totalmente concentrati su se stessi o al massimo sugli sfigati e moribondi che hanno la stanza accanto alla propria. il resto del mondo non ci tocca. poi la guarigione (nel mio caso solo una tregua temporanea, si sa) che ti ributta nella mischia della vita degli altri. di tutti gli altri. col passare del tempo mi è sempre più difficile trovare le motivazioni per parteciparne.


mi concentro sul piccolo e sull'immediato. una cosa/pensiero/persona/emozione/problema/felicità/novità/libro/film/amore/figa/bacio/dichiarazione...e canzone per volta. e forse si riesce a non soccombere.

seems I'm back home.

love, mod

12 commenti:

bondearte ha detto...

Mod, complimenti per il bel testo e sensibile, le informazioni realmente
sono molto limitati noi non avere alcuna idea del problema, tranne per alcuni amiche che ci sono.
informazione de un amico

"Per avere un'idea della gravità del problema,essi non hanno strumenti, pale, picconi, scale per il salvataggio persone sotto le macerie ".
Um bacio

Pupottina ha detto...

è molto particolare questo testo!!!
eccomi qui anche per augurarti buon weekend ^_______^

Andrea40 ha detto...

Gli Amerikani...

Ad Haiti cercano di tirare fuori la gente da sotto le macerie, mentre nel contempo, in un'altra parte del mondo, chessò in Afghanistan , di tanto in tanto ne seppelliscono un pò, causa piccolo errore strategico. Per controbilanciare.... troppo buoni non è bello

Cannibal Kid ha detto...

mi chiedo: ma è sempre stata così l'informazione in italia?
e poi penso che no. non è sempre stata così, ovvio

il giornalismo è diventato marchetta, show, schifo. magari qualcuno che il suo lavoro ancora lo sa fare c'è, ma di chi fidarsi? si finisce per non credere più a nessuno

Anonimo ha detto...

regole di vita serena:
1) spegnere qualsiasi fonte di informazione, tv, radio, quotidiani online etc..
2)con gli amici parlare solo di cazzate o cose proprie, e mai dei problemi del mondo, di qualsiasi natura essi siano.
3)mai bere con la nausea e meno ancora se si è annoiati e non di buon umore
4)mai andare a letto presto se si è soli. Nel caso si hanno tre opzioni: o un libro appassionante, o un flacone di sonnifero sul comodino, oppure masturbarsi intensamente fino a sfinirsi.
Chissà se Epicuro sarebbe stato d'accordo..

mod ha detto...

bonde) ...lo so.

pupa) ...sei la mia vanillina preferita!!! dico davvero!

andrea) mi domando sempre come fanno ad essere cosi....amerikani senza stufarsi mai.

marco) il fatto di non credere più a nessuno però contagia tutta la nostra vita...hai notato come anche nel privato è sempre più difficile trovare persone "normali"...o meglio dire "per bene"? mi sa che ci ha invaso una specie di peste :(

malumore)
1. nick molto carino.
2. sui tuoi primi punti sono in totale disaccordo.
3) sul quarto no.
4) :-) ti tengo d'occhio anch'io.

love, mod

Colei che... ha detto...

Ciao Mod. Come al solito, mi piace leggere i tuoi post.
Vivendo all'estero, poi, capisco perfettamente il tuo disgusto per l'informazione italiana. Accendere la tv su un telegiornale italiano e' la mossa piu' sbalgiata (se non per fare un'analisi antropologica :P). A kiss.

Squilibrato ha detto...

La disinformazione italiana. Il canone non lo pago più.

@ mi fanno morir dal ridere i tuoi commenti! Non smettere! ;)

Vittoria A. ha detto...

Ciao Mod, mi ha molto colpito quello hai scritto. E' vero, e' impossibile sapere la vertia' dalle TV, soprattutto in Italia. Io ti abbraccio forte. Lots and lots of love!

marco ha detto...

Fino al 2006 riuscivo a vedere l'Italia dall'estero stando in Italia, poi la televisione svizzera italiana è passata al digitale ed il segnale non arriva più in provincia di MIlano.
Quando vedevo il telegiornale svizzero in 5 minuti alla settimana sapevo tutto quello che c'era da sapere della politica italiana senza sentire il commento di quello che commenta cosa ha detto questo perchè quell'altro aveva detto...perpetuum mobile.

Meno male che c'è internet, finchè dura.

Ciao

Gio ha detto...

Tornare è sempre un dramma.
Io resto qui, dovessi anche finire a fare il pizza delivery boy.

A presto :)

(parola da inserire per evitare spam:

hyper

appropriata direi ;-) )

Fuma ha detto...

E' vero Mod, qua in Italia l'informazione fa schifo, bisogna cercarsele le notizie, andare a scavare quello che non ti dicono. Poi ci sono programmi che fanno controinformazione come Report, Le Iene e ci si indigna ancora di più al punto che non vorresti guardarli per non farti venire il sangue marcio da tanta è l'indignazione. Ma è quella, l'indignazione, che ci permette di andare avanti, di non arrendersi ed evitare che chi gestisce l'informazione mainstrem ne faccia quello che vuole.
Su Haiti c'è davvero da indignarsi. Al largo dell'isola caraibica ci sono gli squali che girano attorno pronti a impossessarsi dell'isola in attesa della ricostruzione, perché è quello che stanno facendo gli Stati Uniti: gestire i soccorsi e gli aiuti per avere la precedenza nella ricostruzione. E' una cosa, purtroppo, normale. C'è una crisi economica da risollevare e il ricostruire case, alberghi, palazzi, darà posti di lavoro, soldi, movimenti contabili. Il presidente precedente per fare questo ha mosso guerra verso due Paesi, almeno questo, con la scusa di aiutare gli haitiani, non inizia nessuna nuova guerra...